giovanili

Alla scoperta di Edoardo Giai Pron


di Edoardo Blandino

 

Solitamente più si è giovani e meno si è loquaci. Nelle interviste ci si limita a rispondere alle domane senza argomentare le proprie...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Solitamente più si è giovani e meno si è loquaci. Nelle interviste ci si limita a rispondere alle domane senza argomentare le proprie convinzioni. Ma non tutti sono così: Edoardo Giai Pron, già capitano della Primavera, chiacchiera volentieri e con lui si può scherzare piacevolmente. Ai quesiti replica con delle risposte chiare e sincere, spiegando le proprie convinzioni e difendendo le proprie idee, segno di un carattere forte, abbastanza raro da vedere in ragazzi giovani. Giai Pron al Toro è arrivato sette anni fa. Giocava nel CBS e lo ha scoperto mister Teodoro Coppola. Il ragazzo è molto affezionato all’allenatore che lo ha lanciato e la stima è ricambiata dal tecnico che afferma: «Lo conosco bene, con me ha fatto i primi due anni. Lo vidi per la prima volta in un torneo a Druento e lo prendemmo subito. Ha un grandissimo carattere e voglia di fare bene. Sarà professionista: farà questo come lavoro». Adesso Edoardo ha 19 anni e da due stagioni gioca nella Primavera come difensore. Frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico Cattaneo e si sta preparando alla maturità. La vita del giovane giocatore di calcio non è così semplice come potrebbe sembrare: scuola al mattino e all’uscita si fila dritto ad allenamento. Corsa, sudore e fatica. E poi, quando si finisce, bisogna cominciare a studiare. Ma è un impegno che si sopporta, perché in fondo la speranza è di riuscire a sfondare, di diventare un professionista. Anche se «non è semplice. Forse il passaggio dalla Primavera al professionismo è il salto più complicato, ma anche essere confermato ogni anno è difficile. Io sono qui da tante stagioni: siamo in pochi al Toro da così tanto tempo».

"Questo è il tuo secondo anno in Primavera. Sei stato allenato da Scienza e da Asta: due allenatori molto differenti. Quali sono i loro pregi e i loro difetti?«Scienza è una persona molto pacata che spiega cosa fare. Forse è fin troppo tranquillo e si arrabbia poco. Asta, invece, è più sanguigno. Se ci sono le cose da dire le dice chiare e tonde. A volte credo che l’allenatore ideale potrebbe essere una via di mezzo tra loro due».

"In campionato siete incappati in due sconfitte consecutive dopo una striscia positiva.«Abbiamo avuto un inizio a rilento. Siamo tra le Primavere più giovani di tutto il torneo e a inizio anno abbiamo faticato un po’ fisicamente. Poi siamo riusciti ad ingranare e a cavallo della sosta abbiamo inanellato una serie di 9 partite senza sconfitte. Noi ce la possiamo giocare un po’ con tutti, ma adesso stiamo pagando gli sforzi del Viareggio».

"Coppola ha giocato con voi gli ultimi due match. Come sta fisicamente?«Arriva da un infortunio grave, ma ora sta bene. Purtroppo deve recuperare la condizione e verso fine gara fatica ancora un po’».

"A proposito del Torneo di Carnevale. Vi aspettavate di fare così bene?«Siamo stati anche un po’ sfortunati ad uscire nei quarti contro la Rappresentativa di Serie D. Nel girone abbiamo fatto delle ottime gare vincendo tutte e tre le partite. Con il Milan è stata una gara quasi perfetta: non ricordo grandi parate del nostro portiere e poi Taraschi ha segnato il gol vittoria. Contro la rappresentativa, invece, è stata una gara sofferta. Tunno ci ha tenuto in gara con alcuni splendidi interventi e a pochi secondi dalla fine Taraschi ha preso in pieno una traversa. Siamo poi usciti ai rigori. Peccato».

"Erano una squadra così forte?«Tecnicamente non erano molto diversi dalle altre squadre che c’erano al torneo. Però si vedeva che erano già dei professionisti. In campo mettevano una foga e una grinta diversa da ogni altro avversario. La Serie D è un campionato impegnativo e bisogna dare il massimo. Avevano molta più cattiveria agonistica di tutti gli altri».

"Adesso in campionato arriva il derby. Come vi preparate per una sfida simile?«Non sarà facile. La Juve ha uno squadrone con dei ’90 incredibili. Hanno Marrone, Giandonato e Immobile in Under21. Alcibiade e Da Paola sono in Under 20. Sono davvero forti. Potrebbero pagare gli sforzi con le nazionali? Non so… se non gioca uno, gioca l’altro, c’è poca differenza. All’andata finì 3-1 per loro, ma il risultato è bugiardo. In questa settimana, prima degli allenamenti, ci parliamo nello spogliatoio e a volte qualche parola vale di più di altre cose. Poi giovedì siamo andati a cena insieme».

"In sette anni hai vissuti tanti derby. Ne ricordi qualcuno in particolare?«Una volta vincemmo un derby tiratissimo e durissimo. In campo ce le dammo di santa ragione. C’era tanta tensione e la gara non finì al fischio finale. Ricordo che ci vennero a cercare il giorno dopo quando ero in giro con i miei compagni di squadra… Ma a me piacciono quel tipo di partite».

"Il prossimo anno vorresti continuare in Primavera o andare in prestito per fare esperienza?«Mi piacerebbe rimanere, però, se ci fosse una buona occasione, anche un’esperienza in prestito non sarebbe male».

"La società in estate ha deciso di svincolare quasi tutti gli ’89. Che sensazione si prova a veder andare via dei compagni che durante tutto l’anno erano scesi in campo fornendo anche buone prestazioni?«Si dice sempre di voler puntare sui giovani, ma poi, nei fatti, non è così. Eppure ci sono diversi miei ex compagni che adesso sono professionisti come Santoni e Rolandone e stanno pure giocando parecchio. Questo non è un segnale di fiducia».

"Spiegati meglio.«All’estero si vedono dei ’91 essere stabilmente in prima squadra e disputare tante partite. A volte anche dei ’93 possono giocare delle gare. Qui in Italia non è così. Prima dei 20-21 anni è molto difficile esordire».

"Come mai? C’è così tanta differenza tra un Primavera e un giocatore della prima squadra?«Mah… – risponde dubbioso –. Quando giochiamo contro la prima squadra, a parte l’ultima volta che è finita male, non abbiamo mai particolarmente demeritato. La settimana scorsa, per esempio, è finita 2-0 per loro. Sono più forti fisicamente e hanno più esperienza».

"Grazie e in bocca al lupo per il futuro.«Grazie a voi. Crepi».