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Bologna-Torino 2-0, se Falque e Ljajic sono questi è Belotti-dipendenza

Protagonisti / I due esterni ci provano solo a tratti, il risultato è una manovra inconcludente

Nikhil Jha

"Partendo per il Dall'Ara, era chiaro che contro il Bologna l'assenza di Belotti distribuiva il peso dell'attacco su altre teste, abituate finora a fare affidamento anche nei momenti più difficili alle larghe spalle del Gallo, capaci in più di un momento di farsi carico della squadra intera e di trascinare i propri compagni. Per vicinanza negli schemi di gioco e negli intenti realizzativi, i due principali indiziati per raccogliere la temporanea eredità dell'ex Palermo erano i due consueti compagni di scorribande offensive: Iago Falque e Ljajic.

"La risposta, lo dice il risultato e lo conferma la prestazione, non è stata quella sperata: i due hanno confermato di non attraversare il momento più felice della propria stagione. Modi diversi di intendere la partita: mentre il primo preferiva sorprendere la difesa tagliandole dietro e facendosi innescare in verticale dal centrocampo - movimento riuscito però assai raramente - il secondo ha ricevuto più frequentemente il pallone sui piedi e ha tentato di mettere sotto pressione gli avversari nell'uno contro uno, ma la testardaggine di puntare sempre l'interno del campo ha permesso alla difesa del Bologna di limitarlo con pochi affanni e di cavarsela raddoppiando sistematicamente quel lato. Il serbo, nonostante tutto, non sembra più essere l'ectoplasma di qualche settimana fa, e sta riacquistando centralità all'interno del gioco granata.

"Buon auspicio, certamente, per l'avvenire, anche se alcuni dei difetti cronici permangono, come la carenza di corsa a soccorrere i compagni. Difetto invece non imputabile a Iago Falque, che dalla sua invece conferma di soffrire in trasferta. Sarà il calore del pubblico granata, sarà qualcosa che scatta in testa, ma il galiziano lontano da Torio soffre (5 delle 7 reti stagionali sono infatti state realizzate in casa). Quando è stato spostato a sinistra con l'ingresso di Iturbe, poi, l'ex Genoa è letteralmente scomparso, chiudendo di fatto anticipatamente il match. Insomma, nel complesso c'è poco da salvare per i due esterni, che hanno dimostrato di aver bisogno di un certo Belotti là davanti per poter rendere al meglio: una scusa che non può valere per chi aveva abituato a prestazione ben più incisive.