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Bremer e la rivoluzione silenziosa: in Europa la chance di prendersi il Toro

Focus on / È arrivato in granata in punta di piedi: stasera sarà titolare in Europa League dopo una stagione di grande umiltà, lavoro e crescita

Nicolò Muggianu

In silenzio e in punta di piedi: era cominciata così l'avventura di Gleison Bremer al Torino. Un percorso lungo e tortuoso quello intrapreso dal difensore brasiliano, fatto di duro lavoro e grande umiltà, che ha però portato i frutti sperati. Le tante panchine collezionate per una larga parte dello scorso campionato sembrano solo un lontano ricordo: oggi Bremer è una sicurezza e potrebbe partire dal 1' nell'esordio europeo del Torino contro il Debrecen.

LA STORIA - Arrivato in granata un po' a sorpresa il 10 luglio 2018, Bremer approda al Torino tra la curiosità generale. I 7 milioni di euro sborsati da Cairo per assicurarsi il difensore dell'Atletico Mineiro lasciano un po' perplessa la piazza granata, curiosa di capire quali qualità si nascondano dietro quel ragazzone timido e riservato. Già, perché Bremer non incarna i cliché del giocatore brasiliano "tipico": è silenzioso ma ha grande voglia di lavorare e, nonostante le barriere culturali e linguistiche che rallentano il suo inserimento all'interno della rosa di Mazzarri, si dimostra sin da subito molto disponibile ad imparare. Un paio di buone uscite in amichevole, l'esordio in Serie A nella prima giornata di campionato contro la Roma. Poi più nulla: soltanto tanta panchina, con il timore da parte dei tifosi del Torino di avere in casa l'ennesimo oggetto misterioso.

LA SCALATA -Dubbi spazzati via da Bremer e da Mazzarri nella partita più difficile. Quella contro la Juventus di Cristiano Ronaldo, in cui - un po' per caso, un po' per bravura e un po' per necessità (Djidji infortunato e Moretti squalificato) - Bremer dimostra di che pasta è fatto. Una buona prova la sua, che diventa ottima nell'ultimo match di campionato contro la Lazio. Fioccano complimenti da Mazzarri e dai compagni, per un giocatore che in pochi mesi si è trasformato da brutto anatroccolo in cigno ed esempio per i compagni. Sono passati mesi da quei giorni e Bremer è diventato una certezza, tanto che Mazzarri questa sera - salvo sorprese - lo schiererà titolare nell'esordio di Europa League contro il Debrecen. Un'altra ottima occasione per lui, per confermare - se ancora ce ne fosse bisogno - i progressi fatti e prendersi il Toro una volta per tutte. Nonostante l'agguerritissima concorrenza di Lyanco e Djidji. Ma Bremer il suo avversario più grande lo ha già battuto (lo scetticismo) e ora ha la chance di diventare un titolare.

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