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Da Fuser a Cravero, il ricordo dei ragazzi di Vatta: “Eravamo tutti suoi figli”

Nicolò Muggianu

 UDINE, ITALY - APRIL 09: Head coach of Genoa Andrea Mandorlini looks on during the Serie A match between Udinese Calcio and Genoa CFC at Stadio Friuli on April 9, 2017 in Udine, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)

Mandorlini: “Io al mister devo tutto, perché era appena arrivato a Torino e io non sapevo ancora bene cosa avrei fatto. Era il ‘77 quando arrivò lui, volle fortemente che rimanessi al Toro e poi fui uno dei primi a esordire in A con lui. Da lì è nato un rapporto splendido che è durato per tutti questi anni. Gli devo veramente tanto ed oggi è un giorno davvero molto triste perché se ne va un pezzo importante della mia vita e un pezzo importante della storia del Toro. Ricordo che mi chiamava sempre “testa di indivia” perché avevo tutti i capelli ricci. Si arrabbiava ogni tanto ma mi diceva anche tante frasi dolci e questa per me era una di quelle. Lo ricordo veramente con grande affetto. È stato un maestro e anche un papà per noi”.

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