"Esame atletico superato. La prova espressa dai granata giovedì al Moccagatta di Alessandria ha confermato che il cronoprogramma del ritiro di Bormio (e della fase precedente, quella che ha visto i giocatori del Toro allenarsi privatamente), sviluppato da Mazzarri, ha avuto gli effetti sperati.
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Mazzarri convince anche gli scettici: la prova “brillantezza” è superata
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"BRILLANTEZZA - Quella superata agilmente contro il Debrecen è stata anzitutto una prova di "brillantezza": i giocatori scesi in campo non sono sembrati "imballati" ed hanno retto per quasi tutti i 90' di gioco, malgrado a Bormio il Torino abbia lavorato molto, anche se non con un focus specifico sulla resistenza. Ansaldi, dopotutto, nel post partita della gara di Europa League aveva constatato che il lavoro svolto era stato ottimo, elogiando nemmeno troppo implicitamente quanto fatto da Mazzarri ed i suoi collaboratori. Una prova che ha convinto anche chi, tra gli addetti ai lavori, era sembrato più scettico sull'impostazione della tabella di lavoro del ritiro.
"LUNGA DURATA - Del resto in Valtellina era stato svolto poco lavoro di fondo, sull'immediato, sostanzialmente leggero, per permettere al gruppo di arrivare prontissimo al primo impegno stagionale, calendarizzato a distanza ravvicinata dall'inizio del ritiro. Impostare così il ritiro ha permesso al Toro di fare un'ottima figura contro gli ungheresi, ma forse la squadra potrà pagare sulla lunga durata. Mazzarri, dal canto suo, ha previsto anche questo: la brillantezza di questi giorni potrebbe offuscarsi più avanti nel corso della stagione, verosimilmente nella parte centrale del girone di andata. Per tale ragione il mister ha già in programma dei "richiami" di preparazione, utili a garantire una forma smagliante per tutto il corso del campionato.
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