Il tira e molla tra Cairo e Petrachi sembra giungere al termine. Stando a quanto riportato questa mattina da Il Tempo, il dirigente leccese, dopo aver lavorato per la società capitolina da tempo (è anche stato avvistato a Fiumicino di ritorno da Madrid con Fienga, CEO della Roma, dopo un summit con Fonseca), avrebbe deciso di rescindere unilateralmente il contratto con il Torino e a quel punto potrà essere ufficializzato dalla Roma. La data della sua firma dovrebbe avvenire il 1° luglio e con lui dovrebbe andare anche Antonio Cavallo, che sarà il capo scout e avrebbe già iniziato i colloqui per rinnovare il parco osservatori dei giallorossi. Una mossa che potrebbe, però, scatenare una reazione dura da parte di Cairo, che a quel punto porterebbe la questione davanti al collegio arbitrale o al giudice del lavoro.
toro
Petrachi-Torino verso la rescissione unilaterale. E Cairo…
I legali del direttore sportivo sono tranquilli nel caso Cairo dovesse portare la questione davanti al collegio arbitrale
http://www.toronews.net/toro/torino-cairo-e-petrachi-cercano-una-soluzione-si-cerca-di-evitare-le-vie-legali/
REAZIONE - Per il presidente del Torino sarebbero irregolari le tempistiche e le modalità della separazione, oltre a poter contare sulle testimonianze di operatori di mercato che sono stati contattati da Petrachi negli ultimi mesi. Da parte dei legali del dirigente leccese, sempre secondo il quotidiano, filtrerebbe ottimismo perché ritengono la mossa della rescissione unilaterale valida e prevista dal contratto. La recessione unilaterale è possibile solo in virtù di due condizioni: se previsto da una norma di legge e da una clausola del contratto. Nel primo caso, Petrachi è sicuramente coperto, perché esiste una legge che consente al dipendente di recedere in qualsiasi momento da un contratto di lavoro subordinato salvo il preavviso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA