Sul rapporto con Vanoli: si percepisce proprio che lui abbia molta fiducia in te, ma è un sentimento reciproco… “Penso si sia creato fin dall’inizio un rapporto di fiducia e stima reciproca. È stato anche molto bravo lui, paziente in tante cose. È un Mister che sente tanto la partita e negli atteggiamenti lo fa capire: in campo, fuori dal campo, in allenamento”.
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Tu riesci sempre a stoppare molto bene e a prepararti il calcio. Fa la differenza per gli esterni che si alzano e soprattutto per la punta che va in profondità… “È importante avere il calcio lungo. Tante volte gli attaccanti fanno corto-lungo per smarcarsi e tu devi trovare il tempo giusto e dare la palla al momento giusto”.
Spalletti ha detto che hai dei valori che possono portarti a diventare un top. “Anche con lui si è creato subito un rapporto di fiducia, anche se inizialmente mi sgridava molto: come mettersi bene con il corpo, cercare di forzare i passaggi in diagonale – che è una cosa che mi dice anche Vanoli – e i cambi di gioco. Questa è una cosa fondamentale, che un centrocampista deve saper fare. Adesso stiamo facendo molto bene in Nazionale e si è creato un bel gruppo, questo è merito suo”.
C’è qualche giocatore in particolare a cui hai guardato per apprendere alcuni dettagli? “Uno che mi ha impressionato molto è Tonali… Dovrei cercare di rubare la sua aggressività. È un giocatore top, ma ce ne sono tantissimi: Bastoni, Calafiori, Dimarco, Barella… È una lista lunga, quindi è complicato sceglierne uno”.
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