Era partito in estate con un certo sospetto e il timore che il Toro sia solo una stazione di passaggio in attesa della prossima fermata; Vittorio Parigini invece non solo è rimasto ma ha fatto il possibile per lasciare un segno in granata. Non gli è stato concesso molto spazio e ha terminato la stagione con un po‘ di sfortuna per via dell’infortunio che lo ha peraltro costretto a lasciare il ritiro dell’Under 21 in vista dell’Europeo, ma quando gli è stata data la possibilità ha quasi sempre dimostrato delle doti tecniche interessanti.Complessivamente la sua è stata una buona stagione: due sole presenze da titolare, in casa di Atalanta e Roma, ma con il merito essere stato spesso l’arma in più di Mazzarri durante i secondi tempi. Così Parigini guadagna la sufficienza: per lui il voto è 6.
PARTITA TOP – Nella gara di andata contro il Frosinone il numero 27 subentrò a Ola Aina al 65′ e fece capire di essere un cambio più che azzeccato del tecnico toscano. Dimostrò di avere una marcia in più rispetto ad Aina sulla destra e soprattutto suo fu il merito di mettere a disposizione della squadra gambe e fiato, correndo lungo la fascia per servire a Lukic, smarcato in area, un pallone d’oro. In quell’occasione conquistò anche i tifosi più scettici facendo capire a tutti cosa significa lottare per la maglia e correre per i compagni.
PARTITA FLOP – In Genoa-Torino nuovamente Parigini si prestò a essere il cambio ideato da Mazzarri per portare gamba e qualità alla squadra; in questo caso tuttavia sciupò un‘occasione. Rimediò un giallo appena entrato e, nonostante il buon contropiede, riuscì a sbagliare dinnanzi al portiere genoano un goal praticamente già fatto. Tuttavia l’errore passò in secondo piano perchè il Torino riuscì lo stesso a portare a casa i tre punti. Non così al Tardini di Parma: Parigini condusse un contropiede a campo aperto ma invece di servire Zaza liberissimo a centro area provò una conclusione da posizione più defilata che non impensierì il portiere degli emiliani.
Presenze | Goal | Assist | Minuti giocati | Cartellini gialli | Cartellini rossi | VOTO | |
Serie A | 17 | – | – | 363′ | 2 | – | 6 |
Coppa Italia | 1 | – | – | 80′ | – | – |
Sara Russo
Parigini ha dimostrato una duttilità tattica importante, ha giocato da seconda punta, da esterno a tutta fascia sia a destra che sinistra (a differenza per esempio di Berenguer che ha sempre giocato solo a sinistra), per cui potrebbe essere un elemento utile anche l’anno prossimo. Di certo lui deve accettare un ruolo da subentrante, come questa stagione.
Si sì gioca male ovunque ma gioca ovunque ,preferisco giocatori di ruolo che questi jolly,il modulo si fa con i giocatori e non si adattano questi al modulo
Mi pare che invece Mazzarri apprezzi molto la duttilità tattica dei suoi giocatori e questo è un elemente essenziale se si vuole continuare ad avere una rosa corta
Si può lasciar partire, punterei più su edera e millico
E’ un giocatore per me indecifrabile. Non riesco a capire se può servire o se è da lasciar andare.
Le partite definite “flop” constano di due ottime azioni, anche se purtroppo non finalizzate(grande corsa, avversari lasciati sul posto o dribblati, raggiungimento, palla al piede, della zona-gol).
Almeno Parigini queste azioni le ha sviluppate!
Non sempre si riesce a fare gol: lo stesso Belotti quanti ne ha sbagliati?
Parigini deve riuscire a controllarsi, ad essere meno precipitoso, a non voler strafare..
Però, almeno a mio avviso, la stoffa c’è, eccome!
Ma dai… Siamo seri…