"Tempo di conti in tasca per il popolo granata che domenica ha chiuso al Castellani di Empoli la sua rincorsa europea. Un obiettivo inseguito e sfumato alla penultima giornata di campionato che merita le dovute riflessioni, sia tecniche che economiche. In attesa di sapere a quanto ammonterà il montepremi dell'Europa League che verrà, stando ai dati dell'edizione in corso, è già possibile quantificare grosso modo quanto la mancata qualificazione possa incidere sulle casse del Toro. Certo non ricca come la Champions League, che quest’anno ha un montepremi totale di 1,95 miliardi, l'EL vale comunque un tesoretto da 560 milioni.
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Toro, addio all’Europa League più ricca di sempre: ecco quanto sarebbe valsa
Dalla partecipazione all'EL del 2014/15 i granata incassarono 6,5 milioni, oggi il montepremi della competizione è raddoppiato
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Undicesima edizione con il nome di UEFA Europa League, quella del 2019/20 sarà la 49ª stagione del torneo storicamente conosciuto come Coppa UEFA. Stando ai rumors, dopo il sostanziale aumento del montepremi del 30% avvenuto nel 2018, la prossima EL potrebbe essere la più ricca di sempre. Attualmente, il gettone per la qualificazione al girone vale 2,92 milioni, la vittoria per ogni singola partita 570.000 euro, il pareggio 190.000 euro. La vittoria del girone vale 1 milione, il secondo posto 500.000 euro. A seguire, cifre ancora più interessanti: raggiungere i sedicesimi del torneo permette di incassare 500.000 euro, gli ottavi 1,1 milioni, i quarti 1,5 milioni, le semifinali 2,4 milioni. Ogni finalista incassa 4,5 milioni, la vincente ben 8,5 milioni. A queste cifre vanno poi aggiunti i soldi del market pool: 85 milioni di euro assegnati sulla base della classifica dei coefficienti di rendimento decennali (il Toro occupa attualmente la posizione numero 117), altri 168 milioni di diritti TV assegnati secondo il valore proporzionale di ciascun mercato televisivo. (qui la distribuzione dettagliata dei ricavi UEFA Europa League 2018/19).
Con la partecipazione all'Europa League del 2014/15, quando il montepremi complessivo era di “soli” 240 milioni, il Torino di Giampiero Ventura - tornato in Europa dopo un digiuno che durava da 20 anni e uscito a testa alta nel doppio confronto contro lo Zenit San Pietroburgo - aveva permesso alla società di Via Arcivescovado di raccogliere ben 6.586.331 euro: un milioni derivante dalla fase a gironi (tre vittorie, due pareggi e secondo posto finale alle spalle del Bruges), 3.736.331 euro dal market pool, 200.000 euro dalla partecipazione ai sedicesimi di finale contro l’Athletic Bilbao e 350.000 euro come premio per aver disputato gli ottavi di finale. Immaginando un cammino simile oggi, gli incassi sarebbero stati almeno il doppio. Senza contare gli introiti al botteghino e gli eventuali premi degli sponsor. Il Torino dunque - a meno di notizie contrarie relative alla vicenda del Milan... - deve ora spostare il mirino alla Europa League 2020/2021.
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