Come vivi in questi mesi con l'infortunio e l'assenza dai campi? "Questo è stato l'infortunio più grave che ho avuto, sono uscito in barella e ho sentito che mi applaudivano. Ringrazio perché non solo loro ma tutti mi sono stati vicini in quel in quel momento. All'inizio è stata dura, è un infortunio che io temevo ed è arrivato. Mi considero mentalmente forte e lo sto affrontando in maniera molto positiva però è dura. Pian piano io mi sto rimettendo e sto cercando di tornare a essere quello che ero. Quando i tuoi cari stanno vicino e ti aiutano come fa la mia famiglia è più semplice. La passione che ho per questo sport ti aiuta a cercare di voler fare di tutto per tornare a far vedere che so ancora fare dei gol".
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Zapata: “Posso tornare quello dei 20 gol. Mi sento ancora tra le punte più forti”

Cosa hai imparato da questo periodo fermo? "Mi ha confermato quello che magari già pensavo. A volte non si dà valore quando stai bene e si pensa che sia una cosa scontata. Adesso in palestra ormai faccio tutto e il prossimo step sarà iniziare a fare un po' tutto in campo quindi diciamo che la strada è ben incamminata. L'obiettivo è presentarmi alla preparazione bene e di poter allenarmi con la squadra".
Cosa ti manca di più del campo?"Voglio tornare in campo per segnare ancora e fare l'esultanza che è nata parlando con un mio caro amico prima di venire al Torino. Lui me l'ha consigliata e poi io l'ho modificata un po' e l'ho fatta mia. Faccio insieme quella dei muscoli e del Toro, è nata per mio figlio e poi è stata coincidenza pure che la fa LeBron James che a me piace tanto".
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