L’entrata di Zaza ha scosso un po' la squadra e il gol è arrivato ma subito dopo un leggero sbandamento il Cagliari ha ripreso la sua pericolosità e già poco prima del gol del pareggio Sirigu si era dovuto rendere protagonista per volare a respingere un tiro verso l'incrocio di Simeone. Poi una azione granata sull’impeto del pareggio con Izzo che di testa mette in area con Nkoulou che di un nulla non arriva alla deviazione. Ma è un fuoco di paglia infatti i rossoblú hanno ripreso il gioco grazie agli innesti di Rog, Castro e Klavan sfiorando il raddoppio all'86’ con un palo ma ben protetto da Sirigu.
Il Toro ha affrontato questa partita con ben tre terzini : Ansaldi a fare l' esterno alto (esperimento fallito), De Silvestri e Ola Aina. Falque non è mai riuscito a supportare Belotti. Questo Toro oggi come oggi ha la necessità di far giocare sempre Zaza per rendersi pericoloso e dare aiuto a Belotti. Un'azione da esempio, viziata però poi da un fuorigioco, è arrivata al '74 con bel contropiede di prima di Zaza con servizio a Belotti che andrà al tiro respinto da Olsen e poi successiva traversa. Ecco perché questo Toro non può permettersi il lusso di tenere fuori un giocatore come Zaza. Se si guarda come è iniziata la partita al fischio dell'arbitro si può notare come sulla panchina granata ci fossero gli acquisti più costosi degli ultimi due mercati: Zaza, Verdi, Meité, Bremer, Laxalt. Quasi a sentenziare un fallimento di calciomercato. Ottimi al solito le prestazioni di Belotti e Sirigu due veri pilastri e un plauso a Zaza che in qualche modo ha dato una scossa alla squadra. Uno Nkoulou in ripresa nelle chiusure poi il resto davvero sottotono sia atleticamente che tecnicamente, senza contare la grinta che è sempre mancata e che ha spostato l'ago della bilancia verso Cagliari.
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