Le pagelle di Empoli-Torino 1-1: Falque, buco nell’acqua. Esempio Moretti

Termina Empoli-Torino e come sempre è il momento delle pagelle. Una vittoria buttata via per il Torino, che passa in vantaggio ma poi si fa una rete da solo (Ajeti sfortunato ma anche superficiale) e sbaglia un rigore ( e Falque e Belotti litigano: Mihajlovic, ci vuole tanto a decidere un rigorista?) contro un Empoli sicuramente non trascendentale. Tra i singoli, bene Moretti (ancora impeccabile) e Ljajic, che alla fine dei conti avrebbe potuto incidere sulla vittoria con le sue giocate: serbo sicuramente in ripresa. Male invece Falque: si intestardisce volendo battere un rigore, poi va poco sereno sul dischetto e lo sbaglia. E ovviamente Ajeti non ricorderà con piacere il suo esordio stagionale in campionato: sul gol dell'Empoli quel retropassaggio poteva essere evitato. HART 6: prima può solo sperare che la rovesciata di Mchedlidze finisca fuori. Poi, una grande uscita su Krunic al 24', che toglie tempo e spazio al centrocampista bosniaco per concludere in porta. Beffato sul retropassaggio di Ajeti; la palla si ferma, lui tenta l'uscita alla disperata, ma viene facilmente eluso da Pucciarelli. Per il resto deve stare solo attento all'ordinaria amministrazione: ma se nell'unica occasione si fa trovare pronto, la partita è sufficiente. DE SILVESTRI 5.5: regge in fase difensiva, soprattutto grazie al suo fisico imponente, è un po' confusionario nella fase di possesso palla. Nel primo tempo produce solo un discreto cross e nella ripresa l'Empoli, quelle poche volte che è pericoloso, lo è sulla destra, con le scorribande di Croce. In generale, troppi palloni sparacchiati e poca propensione alla spinta. AJETI 5.5: all'esordio stagionale in campionato, inizia con personalità, sia nelle chiusure che nei disimpegni. Anche troppa personalità, visto che un errore in seguito al pressing subito porta al giallo di Valdifiori. Il coraggio comunque non gli manca: cerca di prendere una palla in mischia di testa e si prende una scarpata in faccia da El Kaddouri, fortunatamente senza conseguenze. A pochi secondi dall'intervallo arriva il patatrac: col pallone tra i piedi opta per un retropassaggio ad Hart, non prendendo in considerazione il fatto che le condizioni del campo stavano peggiorando vistosamente. C'è ovviamente una componente di sfortuna, ma il pallone poteva essere gestito con più oculatezza. Nella ripresa è poco impegnato ma il gol di Pucciarelli stanotte non lo farà dormire. MORETTI 6.5: il veterano granata si ritrova ancora una volta a fare il titolare, questa volta con un partner difensivo diverso dal solito. La concentrazione è sempre la stessa, comunque, nonostante un brutto colpo subito da Mchedlidze: regge bene sia sull'uno contro uno che in area di rigore. Sembra migliori di condizione di partita in partita: resta un esempio per tutti. BARRECA 6: tiene la posizione e gestisce con ordine il pallone. Prende anche botte (tra cui un'entrata killer di Mchedlidze) ma non abbassa la guardia. Gestisce tutto sommato bene un cliente difficile come Krunic con buoni posizionamenti e applicazione sempre ottimale. BENASSI 6: qualche distrazione difensiva (non segue Pasqual sul cross che porta alla mezza rovesciata di Mchedlidze) ma anche tanti palloni toccati e una buone dose di lavoro oscuro, tra contrasti e chiusure. Si poteva fare di più in quanto a inserimenti, ma il contributo è sufficiente sotto il profilo di grinta e intensità per colui che gioca con la fascia di capitano al braccio. VALDIFIORI 5.5: il giocatore più atteso della partita si prende un giallo pesante alla mezzora del primo tempo, che lo costringerà a saltare la partita col Pescara. Col campo pesante fa molta fatica, lui che fisicamente non è un marcantonio. Vince pochi contrasti e non riesce ad imporre il ritmo. Esce comunque tra gli applausi del Castellani: da queste parti lo ricordano bene (37' st LUKIC ng) BASELLI 6.5: buono l'avvio della mezzala sinistra granata, tra palloni recuperati e azioni offensive alimentate, anche se non sfrutta a dovere un buon cross di De Silvestri con un colpo di testa meno deciso del dovuto. Dalle sue parti giostra l'avversario più pericoloso, Krunic, e il duello tra i due è l'ago della bilancia di molte azioni. Buone giocate e capacità di legare le due fasi in quella che è una prestazione sicuramente migliore delle precedenti. Poi Mihajlovic decide di toglierlo: lui non reagisce benissimo (23' st OBI 6: entra per dare fisicità e intensità là in mezzo dove infuria la battaglia sul campo pesante. Entra subito in modo aggressivo, commettendo anche qualche fallo di troppo. E infatti il giallo è solo questione di tempo e arriva al minuto 85. Comunque non si sottrae mai dalla battaglia). FALQUE 5: si sposta da destra a sinistra durante l'arco del primo tempo, con il pensiero fisso di fornire palloni buoni per Belotti. Il più importante però lo va a togliere al Gallo: è quello del rigore, che puntualmente sbaglia facendosi ipnotizzare da Skorupski. Prova a riscattarsi prima con un'azione personale e poi con una stoccata da dentro l'area ma le sue conclusioni vengono ribattute. Esce arrabbiato come una iena senza passare nemmeno dalla panchina (29' st ITURBE 6: produce un cross che Skorupski deve smanacciare con qualche difficoltà, poi si prende un giallo con un'entrata avventata su Croce. Prova anche il tiro in porta, col suo sinistro che al tempo di Verona gli aveva regalato tante gioie: botta centrale che non crea problemi. Si vede che ha voglia e cerca di puntare l'uomo: si guadagna una punizione pericolosa e fa ammonire Dimarco. Sulla via del recupero). BELOTTI 6.5: il Gallo c'è sempre. Passano solo cinque minuti quando non riesce a colpire su grande assist di Falque, ma l'appuntamento col 15° gol è solo rinviato: sulla punizione perfetta di Ljajic si avventa sul pallone con l'istinto famelico che è il suo marchio di fabbrica per portare avanti il Toro con un grande allungo. Per il resto è il solito leone che lotta a tutto campo, un leone che meriterebbe di occuparsi in pianta stabile dei calci di rigore: Falque però si intestardisce nel volerlo battere e lui non la prende bene. Per il resto, non ha altri palloni buoni in area di rigore e per questo a volte si intestardisce. LJAJIC 6.5: nel primo tempo ha due occasioni: prima, dopo un triangolo con Belotti, cerca un'improbabile imbucata per Benassi invece del destro potente; poi, recuperando palla vicino all'area di rigore, si aggiusta la palla ma non riesce a centrare la porta, sprecando quella che era una buona opportunità per il raddoppio. Dalla sua parte c'è però la punizione ben calciata che diventa l'assist per la rete di Belotti, e anche il rigore procurato: seppur il contatto con Bellusci non sembra così duro, lo slalom che ha portato ad esso è da circoletto rosso. La sua partita si chiude con un assist decisivo e un rigore procurato: considerato che il campo pesante non lo favorisce, il bottino è buono. MIHAJLOVIC 5: la formazione iniziale è quella che ci si aspettava, con una linea difensiva inedita e dettata dai numerosi infortuni. L'approccio iniziale della squadra è positivo e il vantaggio meritato, poi c'è il consueto abbassamento del baricentro, messo poco in evidenza da un Empoli che sicuramente non ha qualità eccezionali ma che riesce comunque a segnare con un gollonzo. Nella ripresa, il brutto episodio del rigore: se Belotti e Falque si litigano il pallone e poi lo spagnolo, poco sereno, sbaglia, la colpa è anche del tecnico che dovrebbe indicare una gerarchia precisa e definitiva. Lascia un po' perplessi la sostituzione di un Baselli che era tra i migliori granata e stava dimostrando di non patire il terreno pesante. Poi inserisce Iturbe, questa volta però lasciando immutato il 4-3-3 sostituendo Iago Falque: pare evidente un tocco di prudenza in più a causa del campo pesante, sapendo di non avere a disposizione dei corazzieri. In ogni caso, la partita è una vittoria buttata via, considerato il gol che il Toro si è fatto da solo e il rigore sbagliato, evidentemente frutto di una sua mancata imposizione sulle gerarchie. Questo Empoli è applicazione difensiva e poco più, ma tanto basta per portare a casa il quarto risultato utile consecutivo, anche se ciò accade soprattutto grazie ai regali del Torino, che si fa un gol da solo e sbaglia un rigore che avrebbe deciso la partita. Martusciello ha comunque costruito una squadra che di riffa o di raffa riesce a subire poco e a raggranellare un altro punto utile per la salvezza. Empoli (4-3-1-2): Skorupski 7; Laurini 6, Bellusci 6, Costa ng (9' pt Cosic 6), Pasqual 5.5; Krunic 6.5, Diousse 6, Croce 6.5; El Kaddouri 6(34' st Zajc ng); Pucciarelli 6, Mchedlidze 6. Allenatore: Martusciello.