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Non solo il crollo finale: ecco perché Cairo ha attaccato pubblicamente Vanoli

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Il presidente è indispettito dalle dichiarazioni del suo allenatore, soprattutto i paragoni con Bologna e Como
Redazione Toro News

Sono parole che sanno di esonero quelle pronunciate da Urbano Cairo dopo la sconfitta contro la Roma. Il presidente ha stilato un bilancio della stagione, sottolineando tutto il dispiacere per aver fatto peggio rispetto a un anno fa. Due posizioni e nove punti in meno dell'ultimo Toro di Juric, il primo dato su cui si è soffermato il patron granata. E nel mirino è finito soprattutto Paolo Vanoli, tecnico che ora è più che mai in bilico. Il presidente imputa al tecnico il brutto finale di stagione, ma anche alcune uscite che non ha gradito.

Pesa il finale di stagione: male le ultime otto

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La prima accusa rivolta al tecnico è di livello squisitamente tecnico: il Toro ha fatto troppo poco nelle ultime otto giornate di campionato. "Sono deluso anche da Vanoli, mi aspettavo molto di più. Chi mette insieme la squadra? Chi manda in campo i giocatori? Anche lui ha le sue responsabilità, non è sempre e solo colpa di Cairo. Potevamo fare un finale diverso, invece abbiamo subito troppe sconfitte. Dispiace perché una chiusura così, senza voglia, non me la aspettavo".

Le dichiarazioni non piaciute: quei riferimenti alle idee

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Nel mirino di Urbano Cairo sono finite anche alcune dichiarazioni di Vanoli nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta contro il Lecce, in primis il paragone con Como e Bologna. Il tecnico, quando è stato chiamato a spiegare come colmare il gap con le squadre davanti, aveva preso come riferimento le "idee" dei lariani e dei felsinei: "Ci sono società dove l’opportunità di crescere è sotto l’aspetto della disponibilità economica come sta facendo il Como. Poi ci sono società che crescono e sono cresciute tramite idee, come Bologna e Atalanta prima. Quando non c’è tra virgolette la possibilità, bisogna lavorare sulle idee. Questo è il nostro obiettivo". Parole che, evidentemente, hanno infastidito il presidente Cairo. "Gli ho sentito dire che Bologna, Atalanta e Como hanno avuto idee". Poi sul Como si è corretto, parlando della disponibilità economica. "Il Bologna ha idee? Sì, ma hanno speso 300 milioni in 10 anni. Va anche detto che, da quando siamo tornati in A, il Bologna è quasi sempre stato dietro di noi. Poi hanno fatto molto bene negli ultimi anni, chapeau. Ma nelle analisi bisogna avere uno sguardo globale e non andare dietro alle emozioni del momento, soprattutto per una persona come Vanoli che è nel mondo del calcio da 40 anni".

La stilettata: "Altrimenti si allenano i tifosi..."

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Quindi un ulteriore attacco. "Serve il lavoro sul campo e serve fare le cose per fare risultati, altrimenti si allenano i tifosi e non i giocatori", ha aggiunto Cairo. Parole che danno l'impressione di un'insoddisfazione che da tempo il presidente nutriva nei confronti del suo allenatore. Ad emergere è soprattutto la critica alle dichiarazioni di Vanoli, con quei riferimenti a Bologna e Como che evidentemente non sono piaciute a Cairo. Arrivato all'ultima giornata, con la possibilità di stilare un bilancio definitivo, il presidente ha portato il suo pensiero allo scoperto. I prossimi giorni saranno dunque decisivi, ma le parole di Cairo lasciano pensare ad un divorzio imminente con Vanoli.

 

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