Statistiche sulle reti segnate dai centrocampisti (dati Kickest):
—24/25: 14 su 35
23/24: 7 su 36
22/23: 16 su 42
21/22: 24 su 46
Il dato della stagione precedente stride fortemente con quello attuale, e si rimette in linea con le prime due stagioni di Juric, quando i centrocampisti e i trequartisti segnavano molto di più, e la squadra beneficiava di questa prolificità. Questa differenza evidenzia come Vanoli sia riuscito a migliorare un reparto che in passato aveva faticato, con l’apporto offensivo che pativa di una sorta di “dipendenza” dalle reti di Zapata e dagli strappi sull’esterno di Raoul Bellanova.
I meriti di Paolo Vanoli
—Nel lavoro svolto da Paolo Vanoli in questa stagione, uno dei meriti più evidenti è quello di aver ridato vitalità al centrocampo. Forse mancano altre reti di Ricci, ma ciò può essere spiegato dal suo ruolo e dalla posizione lontana dalla porta. Tuttavia, sono arrivate le reti di Gineitis, ad esempio. Vlasic è tornato a segnare con maggiore continuità, soprattutto grazie al cambio di modulo. Elmas ha avuto un impatto positivo, così come Casadei, e anche Linetty ha ritrovato la via del gol (a Cagliari) dopo una stagione senza reti.
Il canovaccio tattico dell’allenatore ha sicuramente avuto un impatto: Vanoli è riuscito a sopperire all'assenza di Zapata, che è out a causa dell’infortunio al crociato subito a novembre contro l’Inter. Adams è un attaccante che segna, ma non con la stessa frequenza dell’ex Udinese e Atalanta. L'assenza di Zapata, che è stata molto pesante per i granata, probabilmente ha permesso a Vanoli di responsabilizzare i giocatori e di distribuire meglio i gol tra di loro. Da un certo punto di vista, le reti dei centrocampisti stanno “coprendo” quelle non siglate da Zapata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)