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ToroPreview, verso Torino-Roma: “Stagione fallimentare? Vagnati va esonerato?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro
Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Andrea Calderoni, Alberto Girardi e Enrico Penzo.

Il Toro ha peggiorato il rendimento dello scorso anno e non è nemmeno arrivato nella parte sinistra della classifica. Giusto parlare di stagione fallimentare?

Calderoni – Secondo me, nello sport si sta perdendo il senso del concetto di fallimento. Quella del Torino è una stagione deludente, ma non fallimentare. Poteva diventare fallimentare se si fosse trovato oggi a giocarsi la permanenza in Serie A con Lecce, Venezia ed Empoli. A un certo punto si era iniziato a parlare anche di questo sotto la Mole. E poi che aspettative poteva avere il Torino a inizio stagione? Francamente la rosa granata non poteva andare oltre l'ottava-nona posizione, finirà leggermente dietro. Direi che non bisogna abusare del termine fallimentare, altrimenti perde di significato.

Girardi – Sì, è chiaramente l'ennesima stagione deludente del Torino che ormai di anno in anno sembra farsi superare su tutti gli aspetti dalle rivali e anche da squadre come il Como, che al primo anno in Serie A ha dimostrato di avere un progetto molto interessante. Ma bisogna comprendere bene chi è che ha fallito, perché Vanoli con la squadra che ha a disposizione non poteva certamente fare di più. Il problema del Torino è sempre e solo uno, ed è ai vertici.

Penzo – Si, certamente. L'obiettivo di qualsiasi club è cercare di alzare l'asticella e passo dopo passo arrivare a costruire qualcosa di sempre più grande. Il Torino da veramente moltissimi anni vive una situazione di stagnazione totale. Un ambiente privo di aspirazioni e obiettivi non è sano e a lungo andare porterà al declino.

 

L’ultimo mercato estivo si è rivelato ricco di errori e scelte sbagliate. Vagnati andrebbe esonerato?

Calderoni – L'errore più grande è stato vendere Bellanova a 10 giorni dalla chiusura del mercato e sostituirlo con un giocatore retrocesso nel 2023/2024 con il Sassuolo come Pedersen. Si tratta di un errore piuttosto grave. L'altro grave errore di Vagnati è stato a livello comunicativo: non si può affermare che il Torino per Adams può rappresentare una semplice tappa in vista dell'approdo in un club più importante. Vagnati ha aiutato a esasperare il clima intorno al Torino con uscite fuori luogo. Inoltre, negli anni, spero non per incompetenza, ha messo a segno colpi di mercato a dir poco kafkiani: da Warming a Bayeye passando per Haveri. Penso comunque che lavorare con un superiore come Cairo non sia affatto semplice.

Girardi – Certamente, la società avrebbe bisogno di una rivoluzione interna e di un organico molto più preparato ed organizzato. Consiglio a tutti di cercare su internet l'organigramma del Bologna e in seguito quello del Torino, il paragone è al quanto imbarazzante per i granata.

Penzo – Si, è giunta l'ora di applicare una rivoluzione totale. Vagnati non mi ha mai convinto, le scommesse del direttore sportivo poche volte hanno ripagato veramente. Bayeye, Warming, Gojak, Popa sono solo alcuni dei nomi, che a Torino hanno deluso totalmente e la lista, purtroppo, sarebbe ancora lunga.

 

In estate servirà una rivoluzione per puntare all’Europa?

Calderoni – Non credo sia intenzione puntare all'Europa, quindi non credo ci sarà rivoluzione. Secondo me, si procederà come si è sempre proceduto: qualche vendita eccellente, qualche colpo in entrata azzeccato, qualcun'altro sbagliato, squadra discreta e niente di più.

Girardi – Non c'è ombra di dubbio, ogni anno è sempre lo stesso copione, che va stravolto se il Torino vuole ambire a obbiettivi maggiori della salvezza.

Penzo – Chiaramente si. La vera domanda tuttavia è: la società avrà intenzione di puntare all'Europa?

 

La Roma è ancora in corsa per un posto Champions, peraltro contro la Juve. I granata dovrebbero “scansarsi”?

Calderoni – Non credo che ci sarà bisogno di "scansarsi". Nel calcio e nello sport ad alto livello quando stacchi un pochino la spina lo si vede e lo si percepisce lontano un miglio. Il Torino ha staccato la spina da un po', Vanoli prova a negarlo a parole ma i fatti stanno dicendo altro. La Roma è certamente più affamata e non credo che troverà difficoltà nel battere questo Torino.

Girardi – Non credo, conoscendo un po' la filosofia di Vanoli, che il Torino si scanserà volontariamente. E' chiaro, però, che i giocatori hanno già staccato la testa ormai da tempo e una squadra affamata e forte come la Roma darà il tutto per tutto.

Penzo – Nell0 sport l'obiettivo è sempre dare il meglio di sé per vincere. Non mi trovo assolutamente d'accordo con chi ritiene che i granata non dovrebbero cercare di portare a casa il risultato.

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