Genoa-Torino, perché sì e perché no: ora i granata stanno bene fisicamente

Il Torino si avvicina alla sfida contro il Genoa, gara molto importante in cui i granata hanno bisogno di ritrovare punti per migliorare una classifica che al momento non è per nulla positiva. Perché credere nella vittoria del Torino e perchè invece non crederci? Ecco le chiavi di lettura principali del match. Si comincia con la preparazione della gara. Il Torino parte avvantaggiato perché è riuscito a preparare la gara in una settimana intera, avendo giocato contro l'Inter sabato scorso. Invece il Genoa ha giocato contro la Spal soltanto lunedì, ha riposato martedì quindi i giorni utili per preparare la partita sono stati soltanto tre. I granata hanno il compito di far fruttare questo piccolo vantaggio. Come ha detto Walter Mazzarri in conferenza stampa, in questo momento il Torino ha ritrovato la condizione atletica di quasi tutti i suoi giocatori. Se si esclude un Belotti acciaccato, pressoché tutti i convocati sono abili e arruolabili per la partita e la condizione fisica generale è, a detta dello stesso allenatore, buona. Mazzarri si è detto fiducioso proprio per questo motivo. Altro vantaggio granata da utilizzare bene: la panchina. Il Toro ha elementi importanti che possono subentrare a partita in corso e magari cambiare le sorti di un match equilibrato, come ci si aspetta che possa essere vista la situazione delle due squadre in classifica. Ad esempio, un Berenguer così in forma, se non dovesse partire titolare sarebbe una buona arma da sfoderare nel secondo tempo, esattamente come accaduto a Brescia, match in cui ha chiuso i conti con una doppietta. Ma, dall'altra parte, ci sono anche seri motivi per essere preoccupati per questo Torino. In primi, con 20 gol subiti in 13 partite, è evidente che il Toro fa troppa acqua in difesa. La compattezza difensiva della scorsa stagione è un lontano ricordo, e potrebbe essere il punto a sfavore di questo Torino. Servirà la massima concentrazione per evitare di prendere gol su errori individuali che rovinano intere prestazioni, esattamente come successo contro l'Inter la settimana scorsa. In più il Torino non produce abbastanza in fase offensiva perché, dopo il Brescia, è la squadra che produce meno tiri in porta nel campionato di Serie A. Una statistica che fa comprendere quanto siano grandi le difficoltà del Toro negli ultimi 16 metri: un problema che dovrà essere arginato se si vuole strappare un'importante vittoria in casa del Genoa di Thiago Motta. Per concludere, un Toro poco in salute trova un Genoa senza dubbio in risalita. Dopo la vittoria all'esordio di Thiago Motta, sono arrivate due sconfitte (una di esse contro la Juventus), seguite da due buoni pareggi. La squadra rossoblu sta trovando delle sicurezze in campo. Bisognerà evitare che si propaghi l'entusiasmo in casa del Genoa, che potrebbe mettere in seria difficoltà la partita del Torino.