Juventus-Torino, attenzione e intensità: le armi dei granata per vincere il derby

Un Torino che non teme più le big si avvicina a quella che sembra essere una sorta di prova del 9, quella del derby contro la Juventus. La sfida non sarà da preparare soltanto sotto il punto di vista mentale - in tale ottica i giocatori sembrano già pronti, ascoltando le parole di Izzo e Belotti - ma soprattutto sotto quello tattico.

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IMPREVEDIBILITÀ - La forza della squadra di Allegri sta proprio nella varietà a sua disposizione, che le permette di affrontare ogni match in maniera diversa. Non solo può cambiare il modulo, da una difesa a 4 a una a 3, ma anche i diversi interpreti possono mescolare le carte in tavola. Tra le variabili, però ci sono due dati fissi: la grande fisicità e l’atletismo dei bianconeri. La sfida quindi si giocherà sulla linea mediana (esterni compresi) e, se il Toro vorrà prendere il sopravvento, dovrà fare molta attenzione in particolare alle geometrie di Pjanic e agli inserimenti delle mezzali.

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INTENSITÀ - Per riuscire ad arginarli servirà una partita sulla falsa riga di quella giocata con il Milan, soprattutto per quanto riguarda i ritmi da tenere in campo. La Juventus, d’altronde, ha dimostrato con Inter e Ajax che fisicamente non riesce a reggere i 90 minuti, se la squadra avversaria interpreta il match con grande intensità. Nonostante le difficoltà, i bianconeri hanno un bagaglio tecnico tale da poter far male in qualsiasi momento della gara. Per questo, oltre a essere molto attenti - il derby d’andata dev’essere un monito - servirà particolare attenzione nelle marcature preventive, così da evitare di essere sorpresi.