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Torino, Cairo presenta Verdi: “Unico obiettivo. Prenderlo prima? Il Napoli non voleva cederlo”

Nicolò Muggianu

 

Che giudizio dà al mercato appena concluso? Che messaggio lancia alla piazza con il colpo Verdi?

"Se guardiamo gli investimenti e le cessioni che abbiamo fatto lo scorso anno, vediamo che tra tutti gli investimenti fatti abbiamo speso qualcosa come 48 milioni, incassandone circa 13. Quest'anno ne abbiamo spesi circa 38, considerando completo l'acquisto di Verdi visto che è un prestito con obbligo di riscatto e sono 22 milioni di investimento. Le vendite fatte ammontano a circa 25 milioni e sono circa 15 milioni di sbilancio che sommati ai 35 dello scorso anno sono 50 milioni di sbilancio. E lo abbiamo fatto per crescere. L'ho detto al Cimitero Monumentale in occasione del 70° anniversario di Superga che mi sarebbe piaciuto fare come Ferruccio Novo, tenere i migliori e aggiungere solo qualche tassello ed io animato da questa idea mi sono comportato di conseguenza. Tutto ascoltando i desideri del mister che quest'anno in particolare mi chiedeva Verdi".

E sul mercato? Gli investimenti del Torino sono notevolmente aumentati in questi anni...

"Per quanto riguarda il Torino, nelle ultime campagne acquisti abbiamo avuto uno sbilancio complessivo di 50 milioni. Lo abbiamo fatto senza neanche avere debiti, perché il Torino non ha un euro di debito. Potremmo averlo alla fine di quest'anno, ma si tratta di cifre molto piccole. Questo grazie alle politiche del passato e pur non avendo un grandissimo fatturato (circa 110 milioni). Ho sempre pensato che sia giusto che ognuno faccia le cose che si può permettere. Nelle aziende se la parte economica viene sistemata con esercizi, poi l'equilibrio finanziario chiede il conto. Perché quello che conta di più è il flusso di cassa, i costi finanziari e io questo cerco di evitarlo e cerco di avere un equilibrio non solo economico ma anche di cash flow".

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