Le voci

Juric pre Napoli-Torino: “Per una volta vorrei vincere senza meritarlo”

Gianluca Sartori

State cercando di capire come risolvere il problema dei gol presi alla fine?

“Stiamo facendo delle valutazioni. Abbiamo fatto un’analisi fisica: la squadra negli ultimi 10-15 minuti non abbassa, ma, anzi, alza il livello della prestazione. L’idea di mettere un altro difensore e abbassarsi ci può stare, a Verona lo abbiamo fatto, mettendoci col 3-5-2 più chiusi, ma ci è andata male un paio di volte, prendendo gol su calcio piazzato o su tiro da fuori perché sei più basso, e allora abbiamo pensato che non è una grandissima idea. Quando succedono cose così, tutti sono delusi: pubblico, società, staff, ma chi sta peggio è il giocatore. Loro devono crescere, trovare la forza dentro di loro di uscire da questi momenti, di darsi coraggio, di dirsi una parola in più, sapendo trovare magari un fallo a favore con furbizia. La conclusione è questa, non parliamo proprio di carattere, ma come dicevo prima è il saper vincere gare anche quando non lo meriti, il metterci malizia e cattiveria. Abbiamo perso tantissimi punti così”.

Che cosa manca oggi al Toro per guardare in alto?

“Bisogna essere sereni e realisti nei giudizi, bisogna mantenere la positività sapendo che ci sono alti e bassi. Questa sarà la nostra strada. Non guardare troppo oltre, ma pensare una partita alla volta, migliorare giocatori nuovi e vecchi, migliorare il gioco, senza proiettarsi troppo in avanti".

Lei ci sembra molto diverso come atteggiamento rispetto all’anno scorso…

“In che senso? Vi piaccio di più o di meno?”.

Ci dica lei…

“Sì, un po’ sono diverso, ma non interpretate stranamente… Le situazioni poi ti cambiano, parti in un modo poi ti confronti con certe situazioni e il tuo comportamento cambia in base anche alle situazioni che trovi, penso sia normale per tutti”.

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