Mazzarri pre Debrecen-Torino: “La vittoria deve essere un’abitudine, non un’eccezione”

- nostro inviato a Debrecen (Ungheria) Cari amici di Toro News, benvenuti allo Stadio Nagyerdei di Debrecen. Tra pochi minuti comincerà la conferenza stampa di presentazione di Debrecen-Torino, match di ritorno del secondo turno preliminare di Europa League. A parlare sarà il tecnico granata Walter Mazzarri: tra pochi minuti il via alle domande. Il tecnico del Torino ha fatto il suo ingresso nella sala stampa dello Stadio Nagyerdei: comincia la conferenza. Inizia Mazzarri: "La gara di andata è stata per noi molto positiva; siamo riusciti a non fare esprimere al Debrecen il suo potenziale e al contempo siamo riusciti a fare tre gol. Ma non dobbiamo pensare che sia già finita; domani mi aspetto una squadra organizzata, che in questo stadio ha sempre fatto ottime partite". Poi ancora: "Sicuramente loro tenteranno il tutto per tutto per ribaltare il risultato; so che in questo stadio il Debrecen si trasforma. Al tempo stesso però dobbiamo pensare a noi, abbiamo un gioco consolidato, dobbiamo evitare di pensare al risultato dell'andata ma venire qua a fare la nostra gara pensando che c'è un rettangolo di gioco e bisogna prevalere sull'avversario". Tante defezioni dovute a infortuni e ad alcuni giocatori che sono arrivati da poco. Questo quanto incide sulla formazione di domani? "Siamo contati, ma rispetto all'ultima gara devo sostituire solo Iago e comunque i ragazzi che ho a disposizione mi danno ampie garanzie. L'anno scorso avete visto che da quando la squadra ha acquisito una certa mentalità è stato più facile fare bene per chiunque giocasse. Il mio pensiero è che la squadra domani deve fare la sua partita scordandosi di avere vinto all'andata per 3-0". E' stato difficile far passare nelle teste dei giocatori il messaggio che serve rimanere concentrati sulla partita di domani? "I miei ragazzi sono grandi professionisti e sono tutti ragazzi intelligenti, ma sono più giovani di me sicuramente e di conseguenza hanno meno esperienza. Dunque ho battuto molto su questo tasto. Noi, come siamo abituati a fare in trasferta, dobbiamo entrare in campo domani e fare la nostra partita provando ad imporci. Se c'è stato bisogno di usare stratagemmi particolari? Io dico sempre che quel che facciamo in allenamento è quel che facciamo in partita. E' normale che dopo giovedì i ragazzi si siano un po' svagati una giornata. Ma a partire dal sabato ho detto loro che per noi la vittoria deve essere una cosa normale, non una cosa eccezionale. Dunque testa al lavoro e massima concentrazione". C'è una possibilità che Zaza possa giocare titolare? "I cambi principali sono Zaza, Rincon e Millico. Uno di loro giocherà, decidiamo domani". I cronisti insistono su Zaza: "Tanto la formazione non ve la dico... A parte gli scherzi. Per me i giocatori sono come figli. Ne ho venti a disposizione e qualcuno deve rimanere fuori. Io faccio valutazioni in base alla sinergia di squadra e ai movimenti. Domani vedrete la partita e me ne chiederete conto. Voi mi chiedete sempre di Zaza. Lui è in forma ma è tutta la squadra che ha fatto bene perchè il Debrecen è una signora squadra e se non siamo riusciti a farli esprimere è merito di tutti". Lei si aspetta sempre molto da Meité: che segnali ha dato nella gara di andata? "Lui ha dato molto come tutti i compagni. Ad Alessandria tutti i giocatori hanno fatto quel che dovevano. Anche Meité, certo; anche se da lui mi aspetto più tiri in porta. Ha un gran calcio, colpisce di destro e di sinistro, quindi deve mirare di più la porta". Rincon come sta? "Ora io ho più dati su quelli che hanno giocato nell'andata, proprio dal punto di vista fisico. Su di lui ho meno certezze perchè ovviamente non ha giocato. Ma se dovesse giocare sappiamo che è esperto e sa gestire le forze. In ogni caso non ci si può aspettare che sia al top e lui è un giocatore molto dinamico: stare bene gli serve. Gli altri invece, e mi riferisco a chi ha giocato ad Alessandria, sono più avanti fisicamente e ho le idee più chiare su di loro". Da quando è arrivato lei la squadra è cresciuta molto. Come legge la partita di domani? "Tra noi è venuto a crearsi un bel connubio e i tifosi l'hanno percepita; in campo si va con la mentalità dell'allenatore, che non molla mai. I ragazzi l'hanno assorbita e lo hanno fatto vedere l'anno scorso. Ora mi aspetto che questo salto di qualità lo confermino anche domani. Poi il risultato è figlio di tanti fattori, ma la prestazione si vede sempre. La squadra comunque è una squadra vera, ragionano come una famiglia, si aiutano l'un l'altro. Spero che non ci saranno incidenti di percorso proprio domani". Come pensate di gestire campionato ed Europa League? La rosa dà le giuste garanzie? "Il nostro obiettivo generale è crescere. Intanto speriamo di arrivare ai gironi di Europa League che non è facile. Ma vogliamo crescere, il che vuol dire fare bene in tutte le competizioni. Se riusciremo ad arrivare ai gironi, sicuramente dovremo aggiornarci con la società per inserire qualche giocatore in più in modo da allargare le rotazioni. Ma comunque abbiamo ancora un mese di tempo per il mercato. Al momento pensiamo solo al match di domani". https://redazione.toronews.net/gazzanet/torino-lutto-nel-mondo-granata-e-morto-guido-vandone/ Chiude la conferenza l'addetto stampa del Torino, Piero Venera: "Il Torino è legato all'Ungheria dalla figura del direttore tecnico del Grande Torino, Ernest Egri Erbstein. Dopo la tragedia di Superga, a prendere il posto di quei campioni per terminare il campionato fu una squadra di ragazzi delle giovanili. Oggi purtroppo è venuto a mancare Vandone, il portiere di quella squadra. Vogliamo stringerci in questo triste momento alla famiglia".