Poi, nel corso della giornata Mandragora ha anche parlato ai microfoni di Torino Channel, rispondendo alle seguenti domande.
Le Voci
Mandragora: “Servono 25 leader. Belotti? Lo aspettiamo per abbracciarlo”
Come procedono i lavori?
“Stiamo lavorando molto e bene, con entusiasmo. Si tratta della cosa più importante. E stiamo vivendo il ritiro in maniera determinata e serena, vogliamo partire bene e fare una grande stagione. Lavoriamo sui dettagli e sull’intensità, questo può portarci a raggiungere gli obiettivi che ci prefisseremo. Vogliamo lavorare insieme e con un po’ di sana concorrenza che fa bene al gruppo per crescere”.
Quali sono le prime impressioni su Juric?
“Mi piace la sua metodologia. C’è grande intensità sotto tutti i punti di vista, anche sugli scatti sui cinque metri. Si vede la cura nel dettaglio, partendo dal nutrizionista e finendo ai video che studiamo in palestra o al lavoro che svolgiamo in campo".
Quanto senti la responsabilità nel gruppo?
“Sappiamo che per raggiungere gli obiettivi non servono solo tre o quattro o cinque leader, ma 25 o quanti saremo in rosa. C’è bisogno di gente che abbia voglia di migliorarsi, vogliamo dimostrare e non parlare. Dobbiamo lavorare con intensità per fare in modo di diventare 25 leader”.
Questi colori ti hanno dato una grinta in più?
“O ce l’hai, o non ce l’hai. Questa è una piazza bella ed esigente, che ti dà tanto. E in tutti noi deve esserci la voglia di non mollare mai e raggiungere gli obiettivi anche in maniera sporca. Mi piace questa caratteristica. Come squadra vogliamo fare più punti possibili per essere tranquilli e poi penseremo ad altro, un passo alla volta. Vogliamo raggiungere risultati soddisfacenti per noi, che cerchiamo di fare il bene del Toro, e per la tifoseria, che ci vuole bene e che a volte critica ma sono critiche costruttive".
Quali sono i momenti più belli in ritiro?
“Sul campo lavoriamo, in albergo ci rilassiamo: ci divertiamo alla play-station e facendo scherzi. Anche la grigliata dell’altro giorno è stato un momento molto bello. Speriamo di vivere tanti momenti così durante l’anno perché vorrebbe dire che le cose stanno andando bene. Siamo positivi, non vediamo l’ora di iniziare”.
Qual è il rapporto con i tifosi?
“Ci accolgono in maniera positiva, fortunatamente: già alle 8.30-9 sono al campo a chiederci foto e autografi, è un piacere passare del tempo con loro. E ci danno sempre tanta carica nei momenti più duri di lavoro”.
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