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Seconde squadre: Ghirelli striglia i club di Serie A, ma rimangono diversi ostacoli

Seconde Squadre / Diversi i dubbi dei Club di A per le seconde squadre: anche Bava ha espresso qualche perplessità

Silvio Luciani

"Nel grande dibattito post-esclusione dell'Italia dalla rassegna mondiale del 2018, si discusse sui provvedimenti che potessero aiutare a risollevare il movimento calcistico italiano. Uno dei primi ad essere approvato in fretta e furia fu quello delle seconde squadre: il progetto subì diverse critiche per i difetti dovuti ad una regolamentazione frettolosa e parziale. Nello scorso campionato, a partecipare è stata solo la Juventus U23 e anche su questo argomento è intervenuto oggi il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli.

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"Lo scopo dell'intervento di Ghirelli è stato quello di rimandare la palla nelle mani dei club di Serie A, rei (secondo lui) di non mettere la Nazionale italiana al primo posto. "Ora la Serie A non ha più alibi", dice Ghirelli, ma in realtà rimangono diverse perplessità: "Noi siamo attenti, ma prima dovremo capire le regole" ha dichiarato Massimo Bava a margine della vittoria dello Scudetto Berretti. Non è solo il Toro ad avere dubbi sull'applicazione di questa formula, ma praticamente tutte le squadre di Serie A: l'eccessiva onerosità per l'iscrizione e il divieto di utilizzo di giocatori con presenze in prima squadra sono deterrenti importanti per le società.

"Il Toro, dal canto suo, potrebbe anche valutare l'idea di una collaborazione tecnica con un club di Serie C, simile a quella che la Sampdoria ha rinnovato con la Vis Pesaro: una sinergia da cui possano trarre benefici entrambi i club attraverso il prestito dei giocatori del settore giovanile. Per ora, nulla di definito: prima bisognerà capire se qualcosa cambierà nell'impostazione delle seconde squadre.