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Torino, l’ultimo regalo di Petrachi: che tesoretto dalle cessioni

Parma-Torino, il presidente granata Urbano Cairo al Tardini

Calciomercato / Con i riscatti di Avelar, Ljajic e Niang, i granata si assicurano una cifra di 23 milioni che potranno reinvestire sul mercato

Roberto Ugliono

Con la notizia del riscatto di Niang da parte del Rennes per l'intera cifra pattuita la scorsa estate, il Torino sale a un tesoretto di 23 milioni grazie anche alle cessioni di Avelar e Ljajic. In particolare le operazioni per l'esterno senegalese e il trequartista serbo sono di notevole importanza, perché permettono ai granata di recuperare i soldi spesi dai loro acquisti. In particolare la cessione di Niang, che, dopo un'annata complicata al Torino, è stato venduto per la stessa cifra, è un'ottima operazione di mercato. Tutte queste cessioni portano ancora la firma di Gianluca Petrachi, che di fatto potrebbe congedarsi dalla sua società lasciando in dote una somma - tutt'altro che scontata considerando che i prestiti di Avelar e di Niang non prevedevano l'obbligo di riscatto - utile per il mercato alle porte. Insomma, prima ancora di iniziare il calciomercato, i granata possono già contare su un 'gruzzoletto' per poter agire anche in entrata.

http://www.toronews.net/calcio-mercato/ufficiale-il-rennes-riscatta-niang-per-15-milioni-dal-torino/

TEMPISTICHE - La notizia più importante, però, è quella che riguarda il momento in cui questi riscatti vengono fatti. Cairo,  infatti, può contare su un tesoretto prima ancora che il mercato abbia inizio e questo dà un vantaggio ai granata. Poter contare già a fine maggio su una somma comunque importante, nonostante le cifre degli ultimi anni di calciomercato, darebbe la possibilità di poter intervenire in anticipo rispetto alle concorrenti. Se si considera, poi, che molte società sono ancora alla ricerca dell'allenatore per la prossima stagione, ecco che il vantaggio di Cairo si fa importante, ma molto dipenderà da due questioni: l'annuncio del nuovo ds e la questione Europa.

PRIMA I RISCATTI - A prescindere da queste tematiche, però, ci sono già sul piatto 23 milioni pronti ed è plausibile che il Torino ne reinvesta subito almeno 13,5 per poter riscattare Ola Aina e Djidji rispettivamente da Chelsea (10 milioni) e Nantes (3,5). Poi ci sarà da capire il futuro di un altro giocatore in prestito, ovvero Zaza, per il quale una permanenza in granata non pare per niente scontata. A quel punto Cairo e il nuovo ds potranno spostarsi sugli obiettivi per integrare la rosa e, magari, riuscire a consegnare a Mazzarri una squadra praticamente al completo già per il ritiro di Bormio.