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Torino, “Ripescati a chi?!”: così lo spogliatoio sente sua l’Europa

Approfondimento / La squadra granata sente di meritare il traguardo ottenuto dopo il campionato: De Silvestri e Ansaldi non lo nascondono

Gualtiero Lasala

Il Torino è riuscito ad ottenere l'accesso ai preliminari di Europa League grazie alla decisione della UEFA di escludere il Milan dalle competizioni europee, a causa della situazione finanziaria non idonea dei rossoneri che hanno ottenuto una proroga per il pareggio di bilancio. Per questo motivo, la squadra granata è stata definita più volte come ripescata e fortunata, ma i giocatori del Toro non ci stanno: l'Europa non è arrivata per caso, le prestazioni del Torino sono state ad un livello senza dubbio europeo, tanto da essere riusciti a battere concorrenti dirette per l'obiettivo.

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ANSALDI - "Non è un caso che oggi stiamo preparando l’Europa League, credo che abbiamo fatto le cose per bene, la qualificazione in Europa è meritata." Il terzino del Torino Cristian Ansaldi ha commentato così dal ritiro di Bormio, sottolineando l'importanza della stagione dei granata, che hanno lavorato sodo per raggiungere un obiettivo che non è arrivato "sul campo" per una concomitanza di circostanze, come la vittoria della Lazio in Coppa Italia che ha di fatto tolto il settimo posto per l'Europa League. La sentenza del Milan non viene vista dallo spogliatoio granata come un colpo di fortuna, ma come un coronamento di un'annata straordinaria: "Abbiamo lottato tutto l’anno per l’Europa, ora che abbiamo l’opportunità non ce la vogliamo far sfuggire", ha aggiunto Ansaldi.

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DE SILVESTRI - Un altro giocatore che ha voluto sottolineare il lavoro svolto dal Toro, che ha giustamente portato i granata in Europa, è stato De Silvestri. L'altro terzino, dopo l'addio di Moretti, è diventato uno dei senatori granata che potrebbe essere eletto come vice capitano di Belotti. Con questa responsabilità e con questa consapevolezza, anche De Silvestri non si è trattenuto: "Ripescati? Non mi piace “ripescati” come parola, noi meritiamo di essere dove siamo perché lo abbiamo dimostrato in campo e fuori; perché anche i conti della società sono a posto".  Parole semplici, che raccolgono tutto l'orgoglio di un giocatore esperto come De Silvestri, che ha voglia di essere un trascinatore di questo Toro europeo, continuando ad evidenziare l'ottimo lavoro svolto da tutta la società, partendo dai giocatori e finendo con la dirigenza, che ha sempre tenuto in conti in ordine.