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MERCATO

Chi è Mitchel Bakker? Ajax, PSG e Bayer per il figlio d’arte. E all’Atalanta…

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Il profilo del nuovo obiettivo di mercato del Torino: dalle giovanili nell'Ajax all'approdo in Italia nell'estate 2023

Come riportato nelle scorse ore da Toro News, il Torino ha messo gli occhi su Mitchel Bakker. Ma chi è l'esterno sinistro dell'Atalanta? Si tratta di un giocatore nato a Purmerend (Paesi Bassi) il 20 giugno 2000 ed è un figlio d’arte di papà Edwin, che ha militato nell’Ajax degli anni Ottanta. Bakker è un esterno a tutta fascia mancino che ha vestito in carriera quattro maglie, una più importante e pesante dell'altra: Ajax, come il papà, poi PSG e Bayer Leverkusen; l'ultima in ordine di tempo è quella dell'Atalanta, dove è approdato a titolo definitivo nell'estate 2023. Fin qui ha collezionato appena 12 presenze (8 in campionato per appena 223 minuti giocati, 4 in Europa League per ulteriori 105 minuti) ed è stato un comprimario nelle strategie di Gian Piero Gasperini. Tuttavia, la carriera di Bakker parla per lui: tutta la trafila nelle giovanili dell'Ajax, poi 45 presenze con il PSG in due stagioni e ancora 70 apparizioni e 5 gol con il Bayer Leverkusen. Con i tedeschi è stato nelle ultime due annate e la 2022/2023 è stata la migliore della sua stagione, soprattutto dal punto di vista realizzativo (4 gol). Se dall'Ajax al PSG è passato gratuitamente, invece dai parigini alle Aspirine si è trasferito per la cifra di 7 milioni di euro. La Dea l'ha invece pagato circa 9,5 milioni di euro e fin qui l'investimento non ha pagato, tanto che si prospetta un prestito.

La corsa è il suo miglior pregio: alcune lacune difensive

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Fisicamente Bakker ha una grande stazza, è possente ed è alto 185cm. Le sue doti tecniche non vanno pari passo con il suo fisico, anche se nell'ultima stagione al Bayer Leverkusen è migliorato sotto questo punto. La corsa è quindi il suo punto forte, così come predilige la fase offensiva piuttosto che quella difensiva. Tale aspetto l'ha un po' sofferto nei primi mesi italiani alla corte di Gasperini. Un difetto su tutti? Spesso si perde l’uomo che ha in marcatura e lo si è visto più volte anche in Germania, dove ha giocato con costanza da titolare. Il punto di riferimento della fascia laterale del campo lo aiuta e lo orienta nella sua corsa preponderante.


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