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IL TEMA

Juric e la ricetta per l’Europa: “Bisogna costruire attorno a quelli forti”

Alberto Giulini

Il tecnico comprende una possibile staffetta Ilic-Lukic ma avverte: "Non bisogna solo sostituire chi parte"

Per un Ilic in arrivo c'è un Lukic che potrebbe salutare. In casa Toro tiene banco la situazione del centrocampo, con una possibile staffetta tutta serba. La possibilità che il giocatore del Verona prenda il posto del numero dieci granata è stata presa in considerazione anche da Juric che - se da un lato ha esternato tutta la sua stima per Lukic - dall'altro ha sottolineato come simili operazioni possano essere fisiologiche per una squadra. "A volte si deve dire: questo ha dato, arriva uno più giovane che parte a un livello un pelo più basso ma può arrivare molto in alto. Rimane questa idea di ricambio" ha spiegato il tecnico, facendo esplicito riferimento a quanto avvenuto anche in estate con l'arrivo di Schuurs al posto di Bremer.

Alzare l'asticella: "Si costruisce su quelli forti che ci sono"

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La strada della sostituzione è dunque ritenuta legittima dal tecnico, ma c'è un limite: alzare l'asticella delle ambizioni diventa molto più complicato. "Non bisogna solo sostituire chi parte, ma aggiungere su chi ritengo che sia forte - ha spiegato Juric -. A quel punto io mi prendo la responsabilità di dire che si punta all’Europa. Se non ci limitiamo solo a sostituire chi parte, ma si costruisce su quelli forti che ci sono, allora mi potete mettere in bocca altri obiettivi". Parole chiare da parte del tecnico, che ha sottolineato ancora una volta quanto la squadra sulla carta non sia costruita per un piazzamento nelle coppe: "In questo momento non siamo questa cosa qui, dobbiamo sistemare i bilanci e non siamo andati su altri piani dove si può chiedere qualcosa di più. Poi non rinunci a niente, e giochi sempre al massimo, ma non abbiamo questa ossessione. Noi siamo sempre gli stessi, consapevoli di quello che siamo, che possiamo vincere con squadre tipo Milan e Fiorentina ma anche perdere con lo Spezia se non siamo al cento per cento".