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Torino, il saldo del mercato: il volume d’affari in entrata è di circa 32 milioni

Redazione Toro News

Borsino / Linetty l'acquisto a titolo definitivo più oneroso della sessione estiva del Torino, la cessione di Berenguer ha finanziato parte degli acquisti

"Si chiude con un volume d'affari generato da 32 milioni di euro il mercato in entrata del Torino, con un saldo negativo di 17.5 milioni relativo alle operazioni segnalate in questa sessione. La società di Urbano Cairo arriva al gong del calciomercato con un passivo potenziale – che, è bene sottolinearlo, è da intendersi come puramente indicativo e teorico, anche perchè le cifre degli affari non vengono ufficializzate dal club – di 32 milioni di euro investiti a fronte di un ritorno economico generato dalle cessioni di 14,5 milioni di euro.

"IN ENTRATA - L'investimento più oneroso operato dal Torino quest'anno è quello per Karol Linetty, arrivato a titolo definitivo dalla Sampdoria per 7,5 milioni di euro più 1,5 milioni di bonus. Tra le principali voci di spesa nel calcolo del volume d'affari generato, anche gli altri due giocatori acquistati dal Torino a titolo definitivo - Rodriguez (3 milioni) e Vojvoda (5,5 milioni) - più i prestiti con obbligo di riscatto di Bonazzoli (8 milioni) e Gojak (6,5 milioni). Un totale di 32 milioni di euro a cui non prende però parte il prestito di Murru, arrivato dalla Sampdoria con la formula del prestito con diritto di riscatto (a sei milioni) che il Torino potrà decidere se esercitare o meno al termine della stagione senza alcun tipo di vincolo sportivo.

IN USCITA - Discorso simile per quanto riguarda le cessioni, che hanno generato un volume d'affari con segno positivo per le casse del Torino di 14,5 milioni di euro. 12 i milioni incassati dalla società di Urbano Cairo in seguito alla cessione di Berenguer, trasferitosi a titolo definitivo all'Athletic Club. Sono soltanto 2,5 invece i milioni che possono essere presi in considerazione in questa sede per il passaggio di Ola Aina al Fulham, ceduto con la formula del prestito oneroso con diritto (e non obbligo, come i casi analizzati poc'anzi) di riscatto. Allo stesso modo, sono esclusi da quest'analisi anche i prestiti di Falque e Djidji, ceduti in prestito secco rispettivamente a Benevento e Crotone e per i quali il Torino risparmierà soltanto parte dell'ingaggio. Un totale di 14,5 milioni di euro dunque, che coprirà soltanto parzialmente la spesa potenziale che il Torino potrebbe dover sostenere da qui al prossimo giugno 2021.