- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
TURIN, ITALY - FEBRUARY 13: Mattia Destro of Genoa C.F.C. controls the ball under pressure from Armando Izzo of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and Genoa CFC at Stadio Olimpico di Torino on February 13, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Da quando è arrivato il mister tedesco in Liguria, il Genoa non ha più perso ma non ha neanche vinto: cinque 0-0 e due 1-1 contro Salernitana e Venezia. La salvezza è lontana ma non impossibile e il clima attorno alla squadra è sempre più caldo, tant’è che l’allenatore alla fine dell’ultimo match a Bergamo è andato a ringraziare i tifosi arrivati numerosissimi. Il Grifone ha inchiodato sullo 0-0 i nerazzurri dell’Inter e dell’Atalanta con un’attentissima fase difensiva e un centrocampo dotato di mastini come Badelj e Sturaro.
IL CENTROCAMPO NELLA PRIMA PARTE DI STAGIONE- Sia Ballardini, che Shevchenko che Konko avevano fatto giocare il Genoa con la difesa a tre e il centrocampo a cinque, variando solo in qualche partita magari con un trequartista dietro le punte. Behrami e Tourè(poi andati via nel mercato invernale), Melegoni, Badelj, Rovella, Hernani e Sturaro erano le pedine che variavano spesso e volentieri nello scacchiere dei rossoblù. Non aver impostato un reparto, così cruciale, in modo certo ha portato ad avere una squadra insicura e incapace di fermare le scorribande avversarie sul nascere. Nessuno era sicurissimo del posto e questo non dava basi solide su cui costruire la salvezza, che è stato l’obiettivo primario fin dalle primissime giornate di campionato.
IL CENTROCAMPO CON BLESSIN- Il tecnico tedesco sin dall’esordio con l’Udinese (0-0) ha imposto la difesa a quattro, prima con un 4-3-3 poi con un 4-2-3-1 per valorizzare gli esterni. Per quattro partite su cinque giocate con il 4-2-3-1, i due mediani sono stati Badelj e Sturaro. Il sanremese non ha giocato contro l’Atalanta perché squalificato, ma anche nei due match con il 4-3-3 (quelli con Udinese e Venezia) sia il croato che l’ex Juventus erano titolari. Il modulo stesso ha portato a valorizzare quei due interpreti, fondamentali nel creare una diga davanti alla difesa. Addirittura sono stati in grado di ingabbiare Mkhitaryan e Zaniolo all’Olimpico ad inizio febbraio e Calhanoglu e Barella nello 0-0 di Marassi.
LA VALORIZZAZIONE DELLA TREQUARTI- Portanova, Ekuban, Melegoni e Gudmundsson sono i calciatori alternati dietro al centravanti, anch’esso difficilmente fisso, infatti nel ruolo di prima punta si sono avvicendati Yeboah e Destro. Melegoni già nella prima parte della stagione ha avuto spesso il ruolo di rifinitore dietro alle punte. Ekuban (ora infortunato) è stato utilizzato nel reparto offensivo dagli allenatori precedenti, al contrario di Portanova che ha giocato da mezzala sinistra di fianco a Badelj e Sturaro. La vera novità è stato Gudmundsson, arrivato a gennaio dall’AZ Alkmaar. Blessin ha inserito l’islandese da subentrante nel match con la Salernitana e da lì lo ha messo titolare sempre, tranne che domenica scorsa a Bergamo poiché infortunato. Contro i nerazzurri mancava anche lo squalificato Sturaro.
Venerdì sera i rossoblù dovrebbero giocare con l’ormai consueto 4-2-3-1 con il centrocampo formato dai mediani Badelj e Sturaro (con Rovella pronto) e la trequarti con Portanova, Melegoni e Amiri (se non dovesse esserci ancora Gudmundsson). La punta dovrebbe essere Yeboah, con Destro pronto a dare il suo contributo. Blessin ha dato un suo gioco: difesa alta e pallone fra i piedi, pecca un po’ per le poche conclusioni a rete (appena due gol in sette partite), ma la porta è blindata. Non sarà un match da sottovalutare per i granata, poiché troveranno davanti una squadra compatta e vogliosa di ottenere punti preziosi per la salvezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA