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Asta e l’importanza del senso di appartenenza: “Al Toro direi sempre di sì”

Irene Nicola

A distanza di 19 anni dall'ultima partita giocata con la maglia del Toro, Asta rimane legato ai colori granata. Dopo aver allenato Allievi e Primavera, prende la guida dell'Under 18

E se ci fosse l'occasione di una quarta vita al Toro? - avevamo chiesto quasi un anno fa ad Antonino Asta, poco dopo che aveva terminato la sua esperienza come collaboratore tecnico di Moreno Longo in prima squadra. “Direi di sì, non solo ad una quarta vita, ma anche alla quinta e alla sesta. Per il Toro risponderei presente in qualsiasi occasione”. E così è stato: Tonino è stato ufficializzato come allenatore dell'Under 18. Non solo: gli è stato affidato un ruolo di coordinamento dei tecnici delle categorie inferiori, qualcosa che Asta merita per esperienza professionale e soprattutto per il forte senso di appartenenza alla maglia granata che lo contraddistingue.

TRE VITE - Con il Toro Asta ha già vissuto tre vite. La prima, da calciatore, con il passaggio dal Monza al Torino nel 1997. In granata Asta parte dalla panchina fino a conquistarsi un ruolo di rilievo, diventando una bandiera: è protagonista della promozione in Serie A del '98-'99 sotto la guida di Emiliano Mondonico, che lo porta alla consacrazione come esterno destro, è capitano per il ritorno in A con Giancarlo Camolese nel 2000/01. Rimarrà al Toro fino al 2002, in mezzo la storica rimonta nel derby Juventus-Torino 3-3 e la convocazione con la Nazionale di Giovanni Trapattoni. La sua seconda vita in granata parte tre anni dopo, quando decide di sedersi sulla panchina delle giovanili del Toro: guiderà Allievi Regionali, Nazionali e infine la Primavera nel 2009. L'ultima, la più recente, lo vede collaboratore tecnico dello staff di Moreno Longo in Serie A.

IL NUOVO RUOLO - Ora, Antonino Asta prenderà le redini dell'Under 18. Un ruolo il suo di primaria importanza nel Settore giovanile, perché guidare la categoria intermedia vuol dire formare i giocatori in modo che possano arrivare pronti all'immediato passaggio in Primavera. Un compito che, a sua volta, innesca ed agevola l'interscambio tra Primavera e Prima Squadra. In più l'ex capitano sarà responsabile dello sviluppo dell'area metodologica, ovvero della parte tecnica, dall'Under 18 in giù. Asta ai suoi giocatori potrà dare l'esperienza di chi con la maglia granata ha combattuto molte battaglie ed è poi passato in panchina per iniziarne altre, sia nelle giovanili che in Prima squadra con Longo. Al di là del dato tecnico, il valore aggiunto del nuovo allenatore granata è il poter trasmettere a dei ragazzi che si stanno ancora formando il valore della maglia che indossano e il senso di appartenenza ad una squadra. Lo stesso che porta Asta, a distanza di 19 anni dall'ultima delle 132 partite giocate con i colori granata a dire: "Torno al Toro, ma forse non me ne sono mai andato via. Torno nella mia seconda casa".