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Torino Primavera lontano dal Fila e beffato. Ma la priorità è il campionato

Gianluca Sartori

Giovanili / Partita avvincente ed equilibrata contro il Milan, decisa al settimo calcio di rigore. La testa deve andare allo scontro diretto col Pescara

Non tutti gli anni si può essere al top e l'attuale Torino Primavera in questa stagione è, per una serie di motivi, sotto gli standard di rendimento cui aveva abituato negli ultimi anni. Si era capito da tempo e in questo senso l'eliminazione dalla Coppa Italia Primavera non modifica più di tanto il quadro per come è arrivata. Si è trattato infatti di una partita equilibrata, combattuta, tirata, che sarebbe potuta finire in tutti i modi e che è stata decisa solo al 14° rigore. E' vero che il Milan è una formazione di Primavera 2, ma solo momentaneamente; i rossoneri stanno dominando il proprio girone, hanno al suo interno alcuni giocatori che hanno già ben figurato in Primavera 1 e dall'anno prossimo torneranno protagonisti nella massima serie giovanile. Da parte granata resta la delusione perchè in questa competizione il Torino era arrivato in finale negli ultimi due anni e anche una buona dose di rabbia per il rigore non concesso dall'arbitro Donda di Gradisca d'Isonzo, per un fallo di mani del rossonero Sala sulla linea di porta che avrebbe potuto essere punito con l'espulsione.

Di certo, comunque, è bene che l'attenzione torni a essere focalizzata sul campionato. Con un discorso di estrema franchezza, un'eliminazione come questa fa sempre male ma era difficile che la squadra, per il suo livello attuale, potesse coltivare ambizioni di alzare il trofeo. Meglio allora concentrarsi sul campionato visto che sabato andrà in scena un delicatissimo scontro salvezza contro il Pescara. I granata in Coppa Italia si sono trovati di fronte una società, il Milan, che può testimoniare come l'attuale campionato Primavera 1 nasconda insidie importanti che il Torino deve evitare. Sesia sta lavorando per fare acquisire alla squadra una sua identità fatta di solidità ed equilibrio innanzitutto e ci sta riuscendo, ma i voli pindarici sono e restano vietati. Infine, il tema relativo alla scelta di giocare a Biella, che era inevitabile viste le condizioni (Filadelfia occupato dalla prima squadra, che deve avere la priorità, e altri campi del Torinese con impianto di illuminazione inadeguato per la diretta televisiva): il Robaldo avrebbe forse risolto il problema, ma chissà quando la telenovela si concluderà.