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Primavera

Una salvezza firmata Coppitelli: il Torino ha un “top player” per la Primavera

Gianluca Sartori

È sicuramente il tecnico romano il personaggio di copertina all’indomani della salvezza diretta raggiunta dai giovani granata

Con la positività e con il lavoro si può uscire anche dai tunnel più lunghi, quelli che sembrano senza via d’uscita. È questa la grande lezione di calcio e di vita che Federico Coppitelli ha regalato quest’anno ai ragazzi del Torino Primavera. È sicuramente il tecnico romano il personaggio di copertina all’indomani della salvezza diretta raggiunta dai giovani granata. Una salvezza conquistata addirittura senza la necessità dei playout, quando per lunghi tratti della stagione l’obiettivo realistico sembrava essere al massimo il raggiungimento dello spareggio salvezza. Questo era quel che si pensava fino a fine aprile, quando il Torino era reduce da un filotto di otto sconfitte consecutive. Ma anche nei momenti più difficili l’allenatore ha sempre mantenuto la testa alta e il pensiero rivolto in avanti, appigliandosi con forza ad ogni minimo segnale positivo e trasmettendo a un gruppo senza particolari primattori quel che serviva per uscire dal vortice di negatività.

LE MOSSE – Coppitelli ha saputo agire sulla testa di ragazzi sfiduciati e spaventati dall’incubo retrocessione, dimostrando di aver imparato a menadito quali corde toccare in ragazzi di 18/20 anni. Ma ha confermato ancora una volta di essere un allenatore di massimo livello per la Primavera anche dando i giusti punti di riferimento sul piano atletico (la squadra ha retto bene nella parte finale del campionato, con tanti impegni ravvicinati) e su quello tecnico-tattico. Ha cambiato registro passando dalla difesa a tre a quella a quattro, ha individuato un gruppo di 14-15 giocatori sui quali puntare prendendosi anche la responsabilità di fare scelte coraggiose come l’esclusione di Horvath e il lancio del 2005 Ciammaglichella, e soprattutto ha dato alla squadra un’identità tecnico-tattica e caratteriale. Così, nella gestione di Coppitelli, dopo una prima fase di difficoltà (cinque sconfitte nelle prime cinque partite) i numeri hanno restituito conferma della bontà del lavoro svolto. Dal 1° maggio al 16 giugno il Torino ha firmato una rimonta da 14 punti in 10 partite; quando ha perso lo ha fatto solo di misura e lottando fino all’ultimo minuto, eccezion fatta per la cinquina rimediata contro la Sampdoria nell’ultima giornata, in circostanze del tutto particolari.

IL FUTURO – Inevitabile pensare che con Coppitelli da inizio stagione il Torino Primavera non si sarebbe ridotto a doversi salvare all’ultima giornata. Inevitabile anche chiedersi quale sarà ora il futuro del tecnico romano, il cui contratto certamente sarà prolungato di un anno visto che scatterà l’opzione automatica. Tutto passerà dal confronto col presidente Cairo, in cui si dovrà trovare un accordo per un progetto a lungo termine: viste le premesse, questa salvezza forse vale più della Coppa Italia e della Supercoppa conquistate da Coppitelli nella sua prima esperienza al Torino e la società dovrà tenerne conto.