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4-3-1-2 o 3-5-2, con quale il modulo il Toro fa meglio? Dai dati emerge una curiosità

Roberto Ugliono

Focus / Con la difesa a 3 i granata segnano e subiscono di più rispetto a quando giocano con tre attaccanti

Ormai è chiaro. Il Torino, almeno al momento, alternerà il 4-3-1-2 al 3-5-2 a seconda di partite e situazioni. Nelle ultime gare c'è stato il passaggio, o meglio ritorno, alla difesa a 3 e qualche risultato si è visto. Crescita del gioco, ma anche pochi risultati. Fin qui, infatti, l'unico successo in campionato è arrivato con il 4-3-1-2 con Lukic alle spalle di Belotti e Verdi. È indubbio, però, che con la difesa a 3 utilizzata dal primo minuto i granata hanno anche fornito buone prestazioni. I primi 60' contro l'Inter e il primo tempo contro la Sampdoria hanno lasciato segnali incoraggianti.

STATISTICHE - In particolare i numeri del 3-5-2 sorridono per quanto riguarda la fase offensiva. Il Toro ha giocato fin qui 293 minuti con questo sistema e ha segnato 8 reti, ovvero una ogni 36 minuti. Peggio ha fatto la squadra di Giampaolo con il 4-3-1-2, visto che nei 734 minuti totali sono state segnati 13 reti, dunque con una media di 1 ogni 56 minuti. Il discorso cambia se si parla di gol subiti. In tal senso le statistiche sorridono nettamente al 4-3-1-2, che ha la stessa media per reti fatte e reti subite. Quindi un gol incassato ogni 56 minuti. Sicuramente non un numero strabiliante, ma decisamente migliore rispetto al gol preso ogni 32 minuti per quanto riguarda la difesa a 3. Dunque, a differenza di quanto si potrebbe pensare, il Torino appare più "spregiudicato" e privo di equilibrio quando gioca con il 3-5-2 rispetto a quando applica il 4-3-1-2, un modulo che prevede un giocatore offensivo in più

IN CORSA - La spiegazione di questa enorme disparità è nelle partite in cui il modulo è stato cambiato in corsa. Contro Sassuolo e Lazio Giampaolo ha fatto ricorso al 3-5-2 verso la fine delle gare. Contro i neroverdi ha fruttato 2 gol segnati e 2 subiti, decisivi per il 3-3 finale. Contro la Lazio nei 27 minuti dal triplice fischio il Toro con il cambio in corsa ha segnato con Lukic e subito poi la rimonta finale con le reti di Immobile e Caicedo. L'unica volta che il 4-3-1-2 è stato usato in corsa è proprio con la Sampdoria e ha cambiato la gara in positivo. Chiaramente questi numeri vanno inseriti poi nei rispettivi contesti, visto che ogni partita è un discorso a sé. Aveva ragione Meité quando prima della  gara contro la Sampdoria ha detto in merito al ritorno del 3-5-2: "Abbiamo più soluzioni, più mobilità e più gestione della palla" e i gol segnati ne sono testimonianza. Ma ora serve trovare l'equilibrio.