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Cairo e il modello del Grande Torino: “La continuità è un fattore di successo”

Silvio Luciani

Focus on / Le parole del presidente granata rivelano le aspirazioni della società

"Si sono concluse le cerimonie per il settantesimo anniversario di Superga che, tra le altre cose, sono state un importante termometro dell'entusiasmo dei tifosi granata. Uno degli spunti più interessanti l'ha fornito il presidente Urbano Cairo, che ha legato le ambizioni e i progetti della società attuale al Grande Torino. La parola chiave in questo senso è "continuità": "Il Grande Torino si è confermato dal '42 in poi, aggiungeva uno o due giocatori all'anno tenendo tutti i migliori. Anche noi dobbiamo fare così, tenere tutti i migliori e inserire i tasselli giusti di anno in anno: la continuità può essere un fattore di successo".

"IDEALE - Sarebbe quasi scontato evidenziare le differenze del periodo storico e di potere economico tra Grande Torino e Toro attuale, ma le parole del Presidente Cairo sono significative in quanto contengono un modello di gestione che può portare il Toro a crescere costantemente per stabilizzarsi nelle zone alte della classifica. Una strategia che probabilmente è iniziata nella scorsa estate, visto che il Toro ha trattenuto lo zoccolo duro formato da Belotti, Sirigu, Nkoulou, Rincon, Baselli, Ansaldi e Falque per poi puntellare l'undici titolare con innesti del calibro di Izzo, Meité, Aina e non solo.

"ERRORI? - Tra l'altro, questo tipo di gestione, è quello che anche i tifosi avevano chiesto a gran voce. Soprattutto quando il Toro ha ceduto Cerci e Immobile dopo la qualificazione in Europa League: "Anche la squadra che andò in Europa nel 2013/2014 era molto unita. Poi purtroppo partirono Cerci e Immobile, fu un peccato: è proprio questo che dobbiamo evitare". Solo il tempo e i fatti diranno se questa è la reale strategia del Toro, ma sicuramente l'ultima sessione estiva ha dimostrato che i granata hanno il potere di trattenere giocatori importanti e di attirarne di nuovi: ora, per seguire il solco tracciato dagli Invincibili, è necessario qualificarsi alle Coppe Europee.