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Il giorno dei rimpianti: nel derby il Toro è scomparso

Gianluca Sartori

Il punto / Il Toro, per l'ennesima volta in un confronto con la Juventus, quasi non ci ha nemmeno provato

"Ha ragione Walter Mazzarri: dal martedì si ricomincia per pensare al prosieguo del campionato, ad una rimonta europea difficile ma non certo impraticabile. Oggi però in casa Toro è il giorno del rimpianto, perchè questo derby era un'occasione vera che non è stata colta. Il Toro, per l'ennesima volta in un confronto con la Juventus, non si è giocato al meglio le sue carte. Alla Juventus è bastata una giocata di Bernardeschi per vincere il derby. Per il resto i bianconeri hanno gestito a piacimento i ritmi della partita, e alla fine il loro portiere ha dovuto compiere una sola parata, nemmeno delle più complicate.

"A tante aspettative dell'ambiente, in questa stagione, sono corrisposte prestazioni scadenti nella squadra, nelle tre stracittadine giocate. A prescindere dall'allenatore sono state sconfitte caratterizzate dalla poca convinzione di poter mettere in difficoltà l'avversario, come se il Toro scendesse in campo già sapendo che il destino è quello di finire per perdere. Sia chiaro che si parla della Juventus, campione d'Italia da sei anni, miglior difesa e miglior attacco del campionato. Ma la squadra di Allegri ieri era fortemente decimata: mancavano diversi titolari, alcuni erano a mezzo servizio. Al contrario, il Toro arrivava al derby con tutti i giocatori a disposizione e con il morale teoricamente alto dopo un buon filotto di risultati.

"E invece i granata prima hanno prodotto una discreta prima mezz'ora, sprecando però malamente alcune situazioni favorevoli (il contropiede due contro uno di Belotti e Obi contro Rugani grida vendetta). Poi, dopo aver preso gol al secondo vero affondo della Juventus, sono spariti dal campo. Nella ripresa, al passare dei minuti, si è visto il Toro non riuscire ad aumentare il passo, imbrigliato dalla solita Juventus marpiona. Chi sperava in un impeto finale è rimasto deluso: un solo tiro in porta in tutto il secondo tempo la dice lunga. Qui non è il caso di rimpiangere Sinisa Mihajlovic, il suo tremendismo a parole, le sue mosse come la tripla sostituzione che fece perdere il precedente derby casalingo o lo sbruffone 4-2-3-1 che ha causato un 4-o all'Allianz Stadium. Ma a tratti, si è avuta l'impressione che il reale obiettivo del Toro fosse quello di evitare un'imbarcata. Così la sconfitta è meno umiliante, ma il derby è (o, più realisticamente, era) un'altra cosa.