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Il Tema

Il nuovo Genoa è dinamico e fisico: avversario ostico per il Torino di Juric

Redazione Toro News

I temi tattici del match di questa sera a Marassi: sono due squadre in cerca di riscatto e vogliono tornare alla vittoria

Il Torino di Juric giocherà contro un Genoa che non ha mai vinto in casa (appena una vittoria in tutto il campionato, a Cagliari alla terza giornata) né ha mai preso i tre punti nella gestione Blessin. C’è da dire però che il tedesco non ha neanche mai perso. Ha dato ai rossoblù una nuova identità: un calcio dinamico e fisico con un’attenzione alla profondità degli esterni per favorire l’inserimento del trequartista. Il Grifone, sotto la guida del nuovo mister, ha portato a casa sette pareggi in sette partite: un record per qualunque nuovo allenatore all’esordio in Serie A. Sicuramente ha dato fiducia alla squadra con questa serie di risultati utili consecutivi non indifferente, mancano però i tre punti per mantenere vive le speranze di salvarsi. Inoltre, il Genoa non vince da quattro anni in casa contro i granata, ma ha dalla sua la storia, dal momento che i liguri hanno vinto 24 delle 49 partite casalinghe in Serie A TIM contro il Torino (oltre a 14 pareggi e 11 sconfitte). 

BLESSIN E LA DIFESA A QUATTRO- La novità più importante portata dalla nuova gestione è stata la difesa a quattro.  Ballardini,  Shevchenko  e Konko avevano impostato il Genoa con la difesa a tre e il centrocampo a cinque, variando solo in qualche partita, magari con un trequartista dietro le punte. Il tecnico ha rivoluzionato il centrocampo dando le chiavi del reparto a due veterani come Badelj e Sturaro. Ha fatto giocare i suoi due volte con il 4-3-3 (contro Udinese e Venezia) e cinque con il 4-2-3-1. Quest’ultimo modulo gli ha permesso di dare solidità alla difesa, con una diga formata dai due mediani, e di impostare il gioco d’attacco cercando di sfruttare l’ampiezza degli esterni per ottimizzare gli inserimenti del trequartista, il cui ruolo è spesso stato interpretato da Melegoni. Nel ruolo di prima punta si sono avvicendati Yeboah e Destro: il primo più veloce e di fantasia, mentre il secondo occupa maggiormente l’area. 

 

IL TORO DI JURIC ALLA PROVA BLESSIN- I granata non vincono dal 15 gennaio a Marassi contro la Sampdoria e quello stesso stadio può far tornare i piemontesi alla gioia dei tre punti venerdì sera. Il Torino viene da una prestazione eccellente contro i campioni d’Italia dell’Inter. Juric ha impostato la squadra esattamente come in tutte le altre partite del campionato: difesa alta, esterni coraggiosi (Singo è stato artefice di una prestazione superlativa) e mezzali pronte ad inserirsi per accompagnare i due trequartisti dietro a Belotti. Non ci dovrebbero essere dubbi che i granata non cambieranno il proprio modo di giocare contro i rossoblù, è facile quindi pensare che le difficoltà che si troveranno a dover affrontare i ragazzi di Juric sono le stesse che hanno riscontrato i bergamaschi domenica scorsa nel pareggio per 0-0 del Gewiss Stadium, dato che lo stile di gioco è molto simile. Il ruolo di Badelj è stato decisivo nell’imbrigliare le scorribande avversarie, inoltre sarà di nuovo disponibile Sturaro (assente, come Rovella, contro l’Atalanta a causa di una squalifica). Gli esterni Portanova e Gudmundsson, che probabilmente tornerà titolare dopo lo stop per infortunio, potrebbero mettere a dura prova la retroguardia del Toro. 

IL MATCH DI DOMANI- Sarà una partita complicata per entrambe le squadre: i ragazzi di Juric devono assolutamente tornare a vincere dopo più di due mesi, ma i rossoblù hanno bisogno di portare a casa i tre punti. Probabilmente non sarà un partita divertente, ma piuttosto bloccata a livello tattico. Il Torino è chiamato ad una prestazione di livello per superare questa prova in un campo tradizionalmente avverso.