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Il Pagellone del 2018, Petrachi voto 7: un mercato tra i migliori in granata

Alberto Giulini

I voti di metà stagione / Scommesse azzeccate, bocciato Soriano. Giudizio rimandato per Zaza e Damascan

È stato grande protagonista Gianluca Petrachi nell’ultima sessione di mercato. Il direttore sportivo granata ha avuto il compito di lasciarsi alle spalle la gestione Mihajlovic per costruire una squadra seguendo i dettami di Mazzarri. Un duro lavoro da compiere, tra la necessità di sfoltire la rosa e quella di trovare rinforzi funzionali al progetto tecnico. Ed al termine del girone d’andata il bilancio non può che essere positivo, considerando il rendimento dei giocatori prelevati in estate.

SCOMMESSEVINTE - Diversi gli acquisti azzeccati dal direttore sportivo granata. In difesa Izzo è ormai una garanzia, così come Djidji, arrivato in sordina negli ultimi giorni di mercato ed ora punto di forza della retroguardia granata. Meité è divenuto un pilastro della mediana granata. Nonostante un calo in queste ultime settimane, il centrocampista francese ha mostrato di possedere notevoli doti tecniche e fisiche: nello scambio con Barreca l’ago della bilancia pende dunque a favore del Toro. Chi sta mostrando un grande potenziale è anche Aina: prelevato in prestito con diritto di riscatto dal Chelsea, l’esterno nigeriano ha saputo sfruttare al meglio le occasioni che gli sono state concesse, insidiando costantemente De Silvestri ed Ansaldi per una maglia da titolare.

FLOPSORIANO - Chi invece non ha reso secondo le aspettative è Soriano, accasatosi ora al Bologna. L’ex Villareal e Sampdoria avrebbe dovuto ricoprire quel ruolo di collante tra centrocampo ed attacco, portando qualità negli ultimi venticinque metri. E proprio quel profilo di giocatore è spesso mancato al Toro nel corso della stagione. Un acquisto che non ha comunque pesato sulle casse granata, trattandosi solamente di un prestito con diritto di riscatto. Rimandati, invece, Simone Zaza e Vitalie Damascan. Il primo ha mostrato miglioramenti nelle ultime settimane ed ha bisogno di un gol per sbloccarsi e tornare un giocatore decisivo sotto porta. Il giovane moldavo, invece, non ha avuto occasioni per mettersi in mostra con il Toro dei grandi: al momento, dunque, l’investimento da 1,5 milioni di euro parrebbe esagerato. Solo con il passare del tempo, però, si potrà capire se Petrachi abbia avuto o meno ragione per questi ultimi due acquisti. E per il futuro rimane ancora una grossa incognita: quel Niang che doveva essere il grande acquisto della stagione passata e che si è rivelato un costoso flop. 

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ILBILANCIO - Paradossalmente a deludere le aspettative sono stati i due giocatori più affermati: quei Soriano e Zaza che già si erano imposti ad alti livelli del campionato italiano. Il rendimento di giocatori meno noti come Djidji, Meité ed Aina hanno invece confermato l’ottimo lavoro svolto da Petrachi, insieme alla rete di osservatori, nel battere mercati stranieri trovando buoni giocatori senza dover sborsare cifre spropositate. Un elemento che avrebbe potuto fare comodo sarebbe stato Ljajic, caso che il ds granata si è trovato a gestire senza ampi margini di scelta. Come può capitare a chiunque alcune scelte non hanno pagato, ma il mercato estivo rimane uno dei migliori di Petrachi da quando si trova a Torino.

Il 2018 di GIANLUCA PETRACHI: VOTO 7