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Italia-Svizzera 1-1: un’ora di gioco incolore per Belotti. Infortunio Rodriguez

Irene Nicola

Belotti lotta insieme ai suoi, ma gli arrivano pochi palloni giocabili; Rodriguez esce infortunato dal campo

L'Italia non va oltre all'1-1 con la Svizzera e ora dovrà giocarsi il tutto per tutto contro l'Irlanda del Nord nell'ultimo turno delle qualificazioni ai Mondiali 2022. La squadra di Mancini e quella di Yakin restano a pari punti in classifica, rimandando il discorso qualificazione all'ultimo turno. Gli Azzurri a Belfast si presenteranno per vincere, ma dovranno stare attenti alla differenza reti, primo criterio utile in caso di arrivo a pari merito in classifica che al momento premierebbe l'Italia di 2 lunghezze. Se gli svizzeri dovessero invece colmare il gap nella differenza reti sarebbero loro a passare per primi in virtù dei gol segnati in trasferta negli scontri diretti.

LA PARTITA - In tal caso, infatti, peserebbe il gol realizzato a Roma al 12' da Widmer. Una doccia fredda che arriva sulla prima vera ripartenza degli elvetici con affondo di Okafor a sinistra e il rimorchio dell'ex Udinese dal limite dell'area, che colpisce di collo destro e insacca la palla sotto la traversa. L'Italia sbaglia troppo, ma poi reagisce con le conclusioni ravvicinate di Jorginho e Barella, a cui un Sommer miracoloso nega il gol. Il pari arriva al 37' con Di Lorenzo, che anticipa tutti di testa in occasione di una punizione fischiata a favore degli Azzurri. C'è il check al Var per possibile fuorigioco, ma alla fine il gol è regolare e si rimane sull'1-1. Nella ripresa l'Italia è padrona del campo ma le occasioni non abbondano: ci provano Insigne e Chiesa, ma le conclusioni non sono precise. All'89' l'occasione clamorosa: l'Italia può vincerla con il fallo di Garcia su Berardi in area sanzionato con il rigore: sul dischetto però Jorginho spreca tutto e spara alle stelle. Per il centrocampista del Chelsea è il terzo penalty consecutivo sbagliato, aveva sbagliato anche nella gara di andata a Basilea.

BELOTTI - Il Gallo è stato schierato titolare come punta centrale del 4-3-3 di Mancini. Viene marcato stretto da Schar, ma anche Zakaria lo tiene sott'occhio. Non gli arrivano molti palloni giocabili, ma lotta come al solito e si mette a disposizione della squadra. In occasione dell'1-1 azzurro va a cercare lo stacco di testa, ma viene anticipato da di Di Lorenzo. La sua posizione sarebbe stata comunque di fuorigioco. A inizio ripresa riceve un ottimo suggerimento, ma Rodriguez lo intuisce e gli sbarra la strada. Esce al 58' in linea con le previsioni fatte da Mancini sulla sua tenuta fisica. In generale non è stata certo un'ora di gioco brillante per il capitano granata, che perlomeno ha messo nelle gambe altri minuti di gioco. Panchina per novanta minuti, invece, per Tommaso Pobega.

RODRIGUEZ - Schierato come terzino sinistro nel 4-2-3-1 della Svizzera, Rodriguez è chiamato al duello con Chiesa. Nei primi minuti l'azzurro lo mette in difficoltà con la sua velocità. Poi il confronto si riequilibra e Rodriguez riesce ad essere più ordinato e a imporre la sua fisicità sullo juventino. In spinta riesce a guadagnare un paio di punizioni pericolose nei pressi della bandierina. Nella ripresa invece è bravo a chiudere la linea di passaggio che avrebbe portato il compagno Belotti all'uno contro uno in solitaria con Sommer. Bene Rodriguez, dunque, ma la sua gara termina con un allarme, quando al 66' fa segno alla panchina di un fastidio al flessore destro. Prova a stringere i denti, ma al 68' è costretto a chiedere il cambio. Le sue condizioni verranno valutate nelle prossime ore, in vista del match contro la Bulgaria. Ad attendere il responso ci sarà anche il Torino di Juric.