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Izzo-Torino, è amore a prima vista: l’impatto giustifica i dieci milioni spesi

Gianluca Sartori

Focus On / Il club granata può avere trovato una colonna della difesa per tanti anni

"Dieci milioni per il cartellino di un difensore non sono pochi, per una società delle dimensioni del torino; e infatti Armando Izzo è e rimane il più caro acquisto per il reparto arretrato del Torino di Urbano Cairo. Tuttavia, i primi due mesi del difensore napoletano hanno fatto sì che nessuno o quasi sostenga oggi che la spesa sia stata eccessiva. Il patron granata per primo, pochi giorni fa, si è detto "ampiamente soddisfatto dell'acquisto di Izzo, un giocatore da Toro". Per doti tecniche e umane, il ragazzo nato a Scampia si è ambientato alla grande sin dal primo momento al Torino: lo ha facilitato il fatto di aver ritrovato i suoi vecchi mentori dei tempi del Napoli Mazzarri e Santoro e diversi ex compagni al Genoa come Rincon, Falque e Ansaldi, ma anche un carattere mai domo e sempre all'erta che ben si sposa con le caratteristiche che da sempre il Torino ricerca nei giocatori che vestono la propria maglia.

"DOTI TECNICHE E UMANE - Izzo si è fin da subito calato al meglio nella parte: la convinzione di essere al posto giusto nel momento giusto si è tradotta in prestazioni convincenti sin dalla prima amichevole. E infatti Armando è sempre stato un titolare, per Mazzarri. Le sue caratteristiche si sposano alla perfezione con la difesa a tre del tecnico granata, in cui lui può occupare la casella sul centro-sinistra o sul centro-destra con uguale efficacia. I piedi buoni in costruzione, così come la grinta e il senso della posizione in marcatura, ne fanno un giocatore molto affidabile in campo; il carattere solare ed espansivo gli hanno permesso di legare con molti compagni dello spogliatoio.

"CONTRATTO LUNGO - In quasi due mesi pieni di Toro (il suo arrivo in granata è datato 6 luglio), l'unica sbavatura di Izzo è stata la lettura tardiva del cross di Icardi per il gol di Perisic in Inter-Torino, comunque compensata da altri interventi difensivi puntuali. Contro la Roma alla prima giornata è stato forse il migliore in campo dei granata, per poi uscire anzitempo per un colpo subito alla caviglia: la tempra del giocatore ha fatto sì, però, che fosse pronto senza problemi per la partita successiva. Ora c'è nel mirino la partita con la Spal, e l'obiettivo resta la continuità di rendimento. Ma, allargando lo sguardo ad un contratto che scade nel 2023, e considerando che Izzo ha 26 anni, c'è la sensazione che il Toro possa aver trovato una colonna difensiva per molto tempo.