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Juric, è una questione d’identità: “Voglio un Toro che provi a vincere su tutti i campi”

Silvio Luciani

Questione di atteggiamento, identità: "Bisogna dare dei segnali subito, del fatto che il Torino affronta le gare in un certo modo"

Scuotere il mondo granata cambiando il metodo, restituendo al Torino un'identità, la sua identità. È questo l'obiettivo principale di Ivan Juric, che si è presentato all'ombra della Mole con le idee chiare: "Voglio giocare aggressivamente, con meno paura, con uno spirito diverso. Affrontando le gare attaccando". Facile a dirsi, difficile a farsi, considerando la negatività che aleggia intorno al Filadelfia da due anni a questa parte. Ma il neo allenatore del Toro sa come fare, considerando che il suo Verona è stato una delle squadre più riconoscibili della Serie A negli ultimi due anni: "Siamo riusciti a farlo abbastanza all'Hellas. Io mi sono creato un film nella testa: bisogna dare dei segnali subito, del fatto che il Torino affronta le gare in un certo modo. Che sia riconoscibile, anche nelle giornate storte, per la voglia di provare a vincere su tutti i campi".

PARTECIPAZIONE E CORSA - Un lavoro già avviato, che rischia di essere lungo e difficile. Juric dovrà incidere più sulla testa che sulle gambe dei giocatori: "Più che corsa, chiedo partecipazione e attenzione. Chiedo energia emotiva. Poi a me piace un calcio dinamico, in cui si attacca la verticalità, quindi serve gente che viaggia". Nessun timore reverenziale, semmai dovranno essere gli avversari a temere il Toro di Juric: atteggiamento offensivo e una squadra che, anche nelle giornate storte, sia apprezzata per la voglia di vincere su qualsiasi campo.