Hai visto anche tu segnali di ripresa da parte sua?
"Sì, e devo sottolinearlo anche perchè in passato l'ho chiamato in causa. Specie nel primo tempo, con Ansaldi, mi è parso l'unico a tentare di costruire la manovra anche con giocate a rischio. L'argentino in questo è un esempio per come interpreta la fase offensiva, le giocate personali e le relative conclusioni. Il giocatore sufficientemente bravo per giocare in una squadra ambiziosa, come deve essere il Torino, deve avere tante doti: forza fisica, carattere, buone qualità tecniche, visione di gioco. Ma soprattutto ci va personalità. La personalità di prendersi la responsabilità di provare giocate che implicano possibilità di errore senza avere paura di sbagliare. I centrocampisti attuali, invece, fanno l'opposto: contro l'Inter si sono quasi sempre limitati a passaggi banali, corti, orizzontali o all'indietro. Insomma, questo lo possono fare anche gli ex giocatori. Se a questo aggiungiamo che il Toro prende così tanti gol anche perchè la mediana non supporta adeguatamente la difesa...".
Il Torino ha avuto oltre il 60 per cento di possesso palla, contro l'Inter.
"Sì, ma i tiri prodotti sono stati pochi: nel primo tempo uno in porta e uno fuori, nel secondo tempo due fuori e uno in porta. Dunque è stato un possesso palla sterile. Tenere la palla è utile se poi si conclude con efficacia. Un esempio: tutte le volte che si è arrivati sulle fasce per crossare, sono stati effettuati palloni alti che sono diventati facile preda dei difensori interisti (il più basso è alto almeno 1.90). Insomma, il concetto è quello di prima: questo Toro tira troppo poco perchè non vengono creati i presupposti per farlo, soprattutto a causa di troppa timidezza. La timidezza si percepisce anche dal fatto che sono stati solo due gli ammoniti nonostante il terreno bagnato che da un punto di vista 'invoglia' ad entrare in scivolata".
Se poi aggiungiamo che davanti non c'era più Belotti...
"Su Zaza non voglio esprimermi: tra un mese è Natale, siamo tutti più buoni".
Da qui a Natale, passate le big, ci sono quattro match alla portata del Torino.
"Sai cosa ti dico? Che per questo Torino non ci sono avversarie alla portata. D'altronde, sette sconfitte, due pareggi e quattro vittorie in tredici partite sono specchio eloquente del fatto che ci troviamo dinanzi a una squadra con dei problemi".
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