Insomma il solito gol di Belotti sempre battagliero e sempre più capitano di una nave allo sbaraglio e di una ciurma che contro la Roma a tratti lo ha seguito. Bene anche l’impatto di Edera, entrato al posto dell’infortunato Ansaldi. Il ragazzo si è subito messo in evidenza per la freschezza atletica e il suo ardore con in più un gesto tecnico importante che fa parte del suo bagaglio tecnico un missile terra-aria che ha fatto tremare la traversa. Sia la traversa che il gol sono però apparsi come episodi estemporanei più che nati da vere manovre di gioco.
Positiva la reazione, dopo il gol granata, del Torino che ha messo in difficoltà una Roma che aveva però allentato la morsa sugli avversari forte di tre gol di vantaggio. Infatti in dieci contro undici sia nel primo tempo che per i primi 25 minuti del secondo tempo la Roma ha assediato un Toro sempre chiuso nella propria metà campo. Anche se in dieci contro undici, i granata sono apparsi senza idee e senza chiari schemi di gioco.
E’ davvero un peccato vedere un Belotti così indomito che da solo è riuscito a far impazzire tutta la difesa avversaria. Il ‘Gallo’ è poco sorretto da giocatori di livello che possano aiutarlo. Oggi il Toro è solo Belotti e pochi giovani come l’esordiente Buongiorno, il bravo Singo, l’ardente Edera e il solito buon Lukic. Sicuramente salvabile anche Bremer. Lyanco al centro della difesa non sembra riuscire a comandarla e le sbandate sono state evidenti. Adesso domenica una partita decisiva perché in caso di sconfitta o di pareggio potrebbe anche saltare l’allenatore granata.
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