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Al 90'

Torino-Cagliari 1-2: Mazzarri confeziona lo sgambetto dell’ex

Alberto Giulini

Triplice fischio al Grande Torino

Diventano tre nelle ultime quattro partite le sconfitte del Torino, che conferma di vivere un calo evidente in questo girone di ritorno. Dopo il ko contro il Venezia arriva un altro passo falso casalingo: al Grande Torino passa il Cagliari di Mazzarri (1-2). Sardi avanti nel primo tempo con Bellanova che punisce una disattenzione della retroguardia granata, poi il momentaneo pareggio di Belotti in avvio di ripresa. Nel miglior momento del Toro arriva il nuovo vantaggio del Cagliari con Deiola, quindi i rossoblù si chiudono in difesa e non concedono nulla ai granata. Decisive anche le parate di Cragno, provvidenziale soprattutto nel primo tempo su Bremer e Pjaca (con l'aiuto della traversa). Terza gara casalinga consecutiva senza vittorie per gli uomini di Juric, che non vincono dal 15 gennaio in casa della Sampdoria: da quel momento due pareggi e tre sconfitte.

LA CRONACA - Alla già pesante assenza dell'infortunato Praet si aggiunge la squalifica di Mandragora, che costringe Juric a rivedere i piani tra centrocampo e trequarti. A spuntarla alla fine è Pjaca, che ritrova il posto al fianco di Brekalo con Pobega che arretra nuovamente in mediana per fare coppia con Lukic. Ma non è l'unico cambio rispetto all'undici visto in campo nel derby: sulle corsie laterali si rivede Ansaldi, che torna titolare in campionato per la prima volta da ottobre. Sul versante opposto c'è Vojvoda, con Singo che rimane dunque in panchina. Nessuna novità, invece, per quel che riguarda il pacchetto arretrato: davanti a Milinkovic-Savic confermati in blocco Djidji, Bremer e Rodriguez. A guidare l'attacco c'è Belotti, anche lui nuovamente titolare dopo il gol della settimana scorsa alla Juve. Nel Cagliari ci sono invece Joao Pedro e Pereiro come riferimenti offensivi nel 3-5-2 di Mazzarri, che torna a Torino per la prima volta da avversario dopo la fine della sua esperienza in granata. Dopo tre minuti ci provano subito i sardi: Vanja respinge centralmente una conclusione di Grassi, poi è reattivo sul tap-in ravvicinato di Joao Pedro e Deiola non ne approfitta calciando alto da buona posizione. Al 10' è invece provvidenziale Cragno, che mette in angolo una deviazione ravvicinata di Bremer su punizione messa in mezzo da Ansaldi. Al 21' è il Cagliari a trovare il gol del vantaggio con Bellanova. Grassi coglie impreparata la difesa granata e si inserisce in area su rimessa laterale di Dalbert, trovando quindi (forse involontariamente) sul secondo palo l'esterno che, dimenticato da Ansaldi, deve solo insaccare. La risposta del Toro è affidata ad una giocata di Pjaca, che trova una buona imbucata per Belotti ma il Gallo si allunga troppo il pallone dopo essersi inserito tra i centrali rossoblù. Alla mezzora ci prova Brekalo direttamente da calcio di punizione, ma Cragno è ancora una volta attento e si rifugia in angolo. Al 37' è bravo e fortunato Cragno, miracoloso su conclusione di Pjaca con il pallone che poi va a sbattere sulla traversa. Quindi Lovato è costretto ad usare le maniere forti per fermare Belotti e si vede sventolare il primo cartellino giallo dell'incontro. L'ultima occasione porta invece la firma di Pobega, che sfiora il palo con un sinistro a giro dal limite dell'area.

SECONDO TEMPO - In avvio di ripresa provano subito a premere sull'acceleratore i granata e al 53' arriva il gol del meritato pareggio. Belotti si conquista un calcio di punizione, calciato in mezzo da Brekalo: il pallone arriva sul secondo palo dove il Gallo non si fa pregare e insacca. La risposta di Mazzarri è Pavoletti, in campo al posto di Pereiro per aumentare il peso dell'attacco. E proprio da una sponda del nuovo entrato arriva il vantaggio degli ospiti: Deiola riceve al limite da Pavoletti e trafigge Vanja con un preciso diagonale mancino. Tutto da rifare per il Toro, colpito in ripartenza nel momento in cui premeva dalle parti di Cragno alla ricerca del secondo gol, e il colpo dei sardi piega evidentemente le gambe dei granata. Al 68' Juric decide quindi di affidarsi ad un doppio cambio: dentro Sanabria e Singo per Brekalo e Vojvoda. I granata faticano però a trovare il varco giusto per colpire, prestando il fianco alle ripartenze del Cagliari. Al 76' gli ospiti avrebbero addirittura l'occasione di trovare il terzo gol, ma Vanja è reattivo a dire no a Goldaniga sugli sviluppi di calcio d'angolo. Il Toro si gioca quindi la carta Pellegri, in campo nel finale al posto di uno stremato ed acclamatissimo Belotti. Per gli ultimi minuti Juric inserisce anche Ricci e Seck, entrambi all'esordio in granata, in campo rispettivamente al posto di Lukic e Pjaca. Ma i cambi del tecnico croato non variano l'inerzia del match. Mazzarri deve invece rinunciare a Lovato, colpito da crampi: entra dunque Ceppitelli al centro della difesa. Scattano quindi cinque minuti di recupero con il Toro sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio. In un finale molto spezzettato latitano però le occasioni da gol: esulta quindi la squadra di Mazzarri, bravo ad ingabbiare i granata e strappare tre punti fondamentali per la lotta salvezza. Per gli uomini di Juric si può invece parlare di mini-crisi a livello di risultati.