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Il tema

Torino-Sassuolo: i granata puntano sul fattore casa contro una squadra ferita

Francesco Abbona

La squadra di Juric vuole continuare a stupire dopo due vittorie consecutive; domenica avrà di fronte i ragazzi di Dionisi, reduci dal KO con il Verona

Due vittorie consecutive e il morale alle stelle. Il Toro c'è, ha dimostrato di saper dare continuità al momento positivo e ha sfatato anche il tabù-trasferta, andando a prendersi i 3 punti a Marassi contro la Samp vendicando anche l'eliminazione dalla Coppa Italia, subita sullo stesso campo proprio per mano dei blucerchiati. Ora c'è l'ultima partita prima della sosta di campionato di fine gennaio: domenica 23 all'Olimpico "Grande Torino" (ore 15) arriva un Sassuolo sempre insidioso e in cerca di riscatto dopo la batosta casalinga contro il Verona. L'obiettivo dei granata di Juric è quello di cavalcare l'onda dell'entusiasmo, un successo contro i neroverdi incrementerebbe le certezze e metterebbe pressione a chi sta davanti in classifica.

FORTINO CASALINGO - Se è vero che con la vittoria di Genova il mal di trasferta è stato parzialmente curato, è altrettanto assodato che il Toro, in casa, ha una marcia in più. Lo dicono i numeri, che parlano di sette successi su undici partite giocate tra le mura amiche, due pareggi particolari per lo svolgimento delle gare (con Empoli e Lazio) e due sconfitte di misura (nel derby con la Juventus e contro l'Atalanta alla prima giornata). La speranza del tecnico Juric è che questa tendenza venga confermata anche nella sfida di domenica con il Sassuolo, e che l'Olimpico Grande Torino possa essere ancora il palcoscenico delle fortune granata.

MENTALITA' VINCENTE - Detto del fattore casa, un altro segno inequivocabile del cambio di mentalità del Toro è la fame e la cattiveria agonistica con cui affronta ogni partita. La squadra troppo spesso timorosa delle scorse stagioni sembra ormai un lontano ricordo, Juric ha lavorato molto sulla garra, sull'approccio concentrato alla gara fin dalle prime battute: quello plasmato dal tecnico croato è un Toro assatanato, che pressa alto e in maniera asfissiante, e chissà che questa caratteristica non metta in difficoltà una squadra come il Sassuolo, abituato al fraseggio ma spesso incline all'errore se messo sotto pressione. Sicuramente i neroverdi hanno una batteria di attaccanti che è da trattare con particolare attenzione: da Berardi (che rientra da una squalifica) ai giovani in rampa di lancio anche in ottica Nazionale come Raspadori e Scamacca, la difesa granata sarà di certo chiamata a fare una grande partita. Ma al momento venire a giocare a Torino rappresenta una sfida difficile per chiunque.