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Torino-Sampdoria 1-3, Verdi-gol e poi il buio: la partenza di Longo è amara

Gualtiero Lasala

Fischio finale / Il Torino esce dallo stadio Olimpico Grande Torino con una sconfitta che pesa tantissimo

Moreno Longo sperava in un esordio diverso. Termina 1-3 la sfida tra Torino-Sampdoria, con i granata che escono dal campo con una sconfitta che pesa molto sulle spalle dei giocatori. Amaro esordio del nuovo allenatore sulla panchina del Toro, che passa avanti con Simone Verdi ma poi si fa sfuggire la partita di mano in un batter d'occhio. La doppietta di Ramirez e Quagliarella su rigore infliggono una dura punizione al Torino, che chiude anche in dieci per l'espulsione di Izzo.

Ad inizio secondo tempo il Torino prova ad uscire dal guscio, provando qualche avanzata. Ma esattamente come nel primo tempo è l'imprecisione a fare da padrone, soprattutto negli ultimi metri. Al quinto minuto altra prodezza difensiva del Torino: Nkoulou ferma Ramirez lanciato in campo aperto contro Sirigu, con un intervento disperato ma pulito che facilita l'uscita del portiere.

Sembra una partita di sofferenza, ma dal nulla spunta il vantaggio granata. Dopo 55 minuti di partita arriva il momento di Simone Verdi, finalmente: dopo 22 presenze, il numero 24 sfrutta un'intuizione di Berenguer (bellissimo pallone filtrante) e un buco di Colley per pizzicare la sfera col sinistro quel tanto che basta per eludere l'uscita di Audero. Sembra il quadretto perfetto per il Torino: esordio di Longo, primo gol di Verdi e granata avanti. Ma la serata finirà molto diversamente.

Dopo il vantaggio, i granata provano a spingere sull'acceleratore, spinti dalla carica della curva e del tecnico Moreno Longo. Dopo un'ora di gioco arriva l'apprezzamento da parte della Maratona nei confronti dell'allenatore, che risponde con un saluto. Servono 16 minuti alla Sampdoria per tornare ad essere pericolosa con una discesa di Ekdal, che ha saltato Lyanco e conclude: per fortuna dei granata, il pallone si spegne abbondantemente al di sopra della traversa difesa da Sirigu. In questo momento i granata sembrano poter controllare la partita ma la doccia fredda arriva al 70' per il Toro. Su un calcio di punizione, generato da un fallo di Rincon dopo un errore banale in uscita da parte di Lyanco, Ramirez è perfetto: una conclusione di sinistra precisissima, sulla quale neppure Sirigu può fare nulla. La rete dei blucerchiati è un brutto colpo.

Longo, avendo visto la reazione dei suoi, corre ai ripari: fuori Aina per Ansaldi, Ma la squadra granata è distratta dopo la sostituzione, i blucerchiati battono velocemente sorprendendo la difesa granata e andando in gol con Ramirez, indisturbato nel punire Sirigu in area. Il Torino protesta e poi capitola nuovamente nell'azione successiva: calcio di rigore per la Sampdoria e rosso per Izzo, che trattiene Quagliarella al momento del tiro in porta. Vive proteste del difensore napoletano, ma Valeri è irremovibile. L'ex granata non sbaglia dagli undici metri, condannando i granata. Da lì in poi la partita è sostanzialmente chiusa, i granata con l'uomo in meno non riescono più a reagire. E' notte fonda per il Toro, sono venti i gol subiti nelle ultime cinque partite: non bastano certo quattro giorni a Longo per curare i mali di questa squadra, che sono più profondi di quel che si pensava.