00:33 min
LE VOCI

Torino, Sanabria: “Speriamo di lottare per obiettivi importanti”

Redazione Toro News

Le parole dell'attaccante granata al termine della sessione tecnica mattutina

Antonio Sanabria è uno dei leader identificati da Ivan Juric fin dai primi giorni di ritiro a Santa Cristina. L'attaccante paraguaiano, terminata la prima delle due sedute di allenamento previste per oggi, è intervenuto ai microfoni di Torino Channel per commentare il momento della squadra e per fare il punto sul ritiro che ormai volge agli sgoccioli.

 

Analizziamo il ritiro, hai appena finito un'altra sessione, molto intensa come le altre.

"Sì, ovviamente. Soprattutto quando arrivano le vacanze ci dobbiamo mettere a posto per tutta la stagione e dobbiamo lavorare forte ora così dopo durante la stagione staremo fisicamente molto meglio"

State facendo palestra, campo. Insomma sicuramente non manca niente

"Con mister Juric si lavora tanto, palestra, corsa... Questo ci aiuterà per poter essere pronti a tutti le partite e contro tutte le squadre"

Parliamo di Juric, che rapporto si è instaurato con lui e come ti trovi con il suo gioco?

"Un rapporto, come con tutti, buono. C'è una predisposizione buona da parte di tutta la squadra. Quando arriva un allenatore nuovo sei attento, vuoi imparare. In questo senso siamo tutti su questa strada. Vogliamo imparare, vogliamo migliorare e fare meglio di quanto fatto l'anno scorso, che alla fine abbiamo fatto tanta fatica. Spero di poter fare un buon anno e di poter lottare per un percorso importante con Juric"

Juric chiede molto pressing alto..

È positivo. Anche noi attaccanti lavoriamo tanto sulla corsa e sul pressing. Questo ti aiuta perché se recuperiamo palla in avanti arriviamo più facilmente alla porta avversaria”.

Quest’anno c’è tanta concorrenza, cosa ne pensi?

Credo che questa sia una cosa giusta. C’è una competizione sana. A decidere sarà lui. Noi vogliamo aiutare la squadra”.

Sull’unione del gruppo. Come passate il vostro tempo insieme?

Siamo sempre stati un gruppo molto unito. Siamo sempre tutti insieme, a pranzo, a cena, nei momenti liberi quando giochiamo alla play o chiacchieriamo. Di solito ci sfidiamo a FIFA

Dopo il ritiro di Santa Cristina, volerete a Rennes. E' un lungo periodo lontano dalla famiglia, ti mancano?

"Mi mancano tanto. Sono 17 giorni che vedo mia figlia e mia moglie in videochiamata, non è lo stesso. Appena arriviamo a Torino avrò la fortuna di poter stare di nuovo con loro e godermi i due giorni di riposo dopo il ritiro.

A settembre la famiglia si allargherà giusto?

"Saremo uno in più, arriva un'altra bambina. Siamo contenti e abbiamo voglia di averla già con noi. Quando esulto faccio sempre il segno della M e della A, mia moglie Maria e mia figlia Arianna. La bimba che arriva si chiamerà Mia, dovevo cercare un nome con la M iniziale per forza, se no non mi bastano le mani per esultare"

Tu metti la famiglia al primo posto, infatti hai anche tatuato sul collo il nome di nonna Brigida...

"Lei è la persona che mi ha spinto ad essere quello che sono. Da bambino mi portava al campo, mi stava dietro. In gran parte, se non interamente per lei, sono qua e ho realizzato il mio sogno di diventare un giocatore professionista"

L'anno scorso sei arrivato a metà stagione, ti sei messo in gioco tanto e hai partecipato attivamente. Come ha reagito la piazza nei tuoi confronti?

"Ho sentito subito l'affetto dei compagni dal primo giorno. Due giorni dopo il mio arrivo abbiamo giocato a Crotone. Sono andato bene, peccato solo per il risultato. Ho iniziato con il piede giusto, ho sempre sentito l'affetto dei compagni, della città e dei tifosi, che spero presto di vedere al campo".