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"Il Toro ha un problema di testa, che è sia una causa che una conseguenza del suo periodo nero. È una causa perché il fattore mentale sta frenando la squadra, incapace di esprimersi al meglio delle proprie possibilità, è una conseguenza (fuor di metafora) perché la scarsa produzione offensiva fa in modo che il Toro sia una delle squadre che conclude meno con i colpi di testa. Eppure negli ultimi due campionati sono tanti i giocatori granata ad essere andati in rete grazie a questo fondamentale, sia su azione che da calcio piazzato: oltre a Belotti e Zaza fanno parte della lista anche Bremer (ultimo a realizzare di testa a San Siro), Nkoulou, Izzo, De Silvestri (che di testa ha segnato l'ultimo goal granata al San Paolo), Ansaldi e Aina.
"CONCLUSIONI - I numeri, però, parlano chiaro: il Torino, con appena 38 conclusioni di testa, è terzultimo in Serie A in questo fondamentale. La fisicità c'è, i colpitori anche. Cosa manca quindi a questa squadra? In prima analisi è lapalissiano come la scarna produzione offensiva influisca su questa statistica. L'equazione è semplice: i granata tirano poco in generale e quindi ancora meno di testa. Poi c'è il dato sui cross. La finalità del gioco granata è proprio quella di mandare al cross i due laterali che, però, non riescono a rifornire in maniera adeguata gli attaccanti. Il Toro costruisce il 73% della propria manovra sulle fasce e sbaglia praticamente un cross ogni due (120 cross sbagliati a fronte di 142 utili). Se a ciò aggiungiamo che Ansaldi e Baselli, rispettivamente il miglior crossatore granata e il battitore di calci piazzati, sono stati assenti per più di un mese, il gioco è fatto.
"MEDIA GOAL - A confermare le potenzialità dei colpitori di testa del Torino, c'è la media goal. I granata segnano un goal ogni 6,3 conclusioni di testa e sono la terza squadra in Serie A dopo Inter e Parma in questa particolare classifica. Con il ritorno in campo di Baselli e Ansaldi non ci sono più alibi. Il Toro ha sia i tiratori scelti che i colpitori e deve, perciò, tornare a segnare (anche) di testa, che sia da calcio piazzato o su azione. Serviranno precisione, cattiveria e intelligenza nell'occupare gli spazi in area: le potenzialità ci sono, è il momento di tornare a sfruttarle.
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