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Toro, Baroni può ripartire dal 3-4-3 per provare a sfatare il tabù Juric
La disposizione architettata da Marco Baroni allo Stadio Olimpico ha funzionato. Contro la Roma, il tecnico fiorentino ha messo in soffitta la difesa a quattro e il terzetto di centrocampo per adattarsi alle condizioni di una gara contro Gasperini. Il tecnico di Grugliasco ha schierato i suoi con il solito 3-4-2-1, che però non ha avuto sbocchi contro la difesa arcigna dei granata. Questi ultimi sono stati capaci di chiudere ogni spazio nonostante il possesso palla e la supremazia territoriale degli avversari. Il Toro è stato lucido nel lasciare l’iniziativa agli avversari, mantenendo il baricentro basso, compattandosi in un 5-4-1 senza palla e andando a colpire in transizione. Proprio così è nato il gol vittoria di Simeone. La strategia ha portato i tre punti e resta da capire se Baroni, in vista dell’Atalanta, proseguirà su questa linea o se opterà per un approccio diverso, all’insegna dell’intercambiabilità tattica.
“Per quanto riguarda la gara, in settimana pensavo che loro potessero giocare con due trequartisti che ci potevano dare fastidio e, secondo me, il 4-3-3 contro due trequartisti che si abbassano a prendere palla va in difficoltà. Così ho tolto un centrocampista inserendo un difensore, per poter uscire di più sui trequartisti e gestire meglio l’ampiezza”, aveva spiegato Baroni nel post partita. Ora al Grande Torino approda un tecnico ben conosciuto dalla piazza granata: Ivan Juric, allievo prediletto di Gian Piero Gasperini. Non a caso è stato chiamato dalla famiglia Percassi per sostituire l’allenatore che ha segnato un prima e un dopo nelle sorti della Dea. Si tratta di un’eredità pesante, soprattutto dopo l’addio polemico al Torino e le due esperienze negative a Roma e Southampton. Le idee restano simili: l’Atalanta mantiene la stessa disposizione in campo. Come contro la Roma, Baroni si troverà di fronte a un altro 3-4-2-1. Tuttavia Juric non sembra ancora avere ben chiaro come trasformare la sua Atalanta in una macchina da guerra come nell’era Gasp.
La Dea sembra infatti mancare ancora di ritmo nella manovra, apparsa più lenta. Juric è sicuramente un allenatore più attento all’organizzazione e alla compattezza, ma ciò rischia di limitare l’aggressività e l’intensità che hanno contraddistinto l’Atalanta nel ciclo gasperiniano. La squadra tende ad abbassarsi maggiormente in fase di non possesso, optando anche per una linea a cinque. Sono tutti elementi che raccontano un cambio di registro, ma che, sul piano tattico, non differiscono molto da quanto visto contro la Roma del maestro del croato. Da Baroni è dunque probabile aspettarsi un Toro con lo stesso vestito tattico.
Baroni deve anche invertire il bilancio sfavorevole contro Juric, che pende nettamente a favore del tecnico dell’Atalanta. In sei partite, Juric ne ha vinte cinque, mentre Baroni è riuscito soltanto a strappare un pareggio. Il primo scontro tra i due risale alla Serie B, il 12 settembre 2015, in un Crotone-Novara 2-1 vinto dal croato. Anche il ritorno, giocato al Piola il 23 gennaio 2016, finì a favore di Juric (0-1). Sono poi dovuti trascorrere 2.417 giorni, circa 6 anni e 7 mesi, prima di assistere a un nuovo confronto tra i due tecnici, questa volta in Serie A. Il 5 settembre 2022 Juric, alla seconda stagione sulla panchina del Torino, ospitava il Lecce neopromosso di Marco Baroni. La decise Nikola Vlasic, anche se il tecnico croato non era in panchina a causa di una polmonite.
Al ritorno, il 12 marzo 2023, con Juric regolarmente in panchina, arrivò un’altra vittoria per i granata: 0-2 firmato da Singo e Sanabria.
L’anno seguente Juric trascorse la sua ultima stagione al Torino, mentre Baroni guidava il Verona. Il tecnico fiorentino riuscì a strappare l’unico punto conquistato contro Juric il 2 ottobre 2023 al Grande Torino (0-0 contro l’Hellas).
Nell’ultima sfida, giocata al Bentegodi il 12 maggio 2024, arrivò invece una clamorosa vittoria in rimonta di Juric: 1-2 il finale, deciso da Savva e Pellegri. Una partita accompagnata dalle parole della vigilia di Baroni, che aveva espresso ammirazione verso il croato:“Juric? Ha fatto un grande lavoro. Personalmente lo stimo e lo rispetto. Qui – al Verona – ha fatto un lavoro straordinario, non si può negare”. A distanza di due stagioni, l'obiettivo di Baroni è quello di invertire il trend.
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