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Toro, Cairo: “I tre cambi nel derby? Miha sa decidere, ma deve stare attento…”

Redazione Toro News

Il presidente granata torna a parlare a "Tutti Convocati"

"Dopo le parole di ieri sera sul mercato e su Belotti durante i Gazzetta Awards (leggi qui), il Presidente del Torino Urbano Cairo è tornato a parlare. Questa volta, il numero uno granata è intervenuto ai microfoni di Radio 24, durante la trasmissione "Tutti Convocati". Ecco le sue parole riguardo al derby di domenica scorsa contro la Juve: "Abbiamo giocato alla pari per 83', ci è mancato il risultato". Il Presidente, che inizia parlando del grande successo della serata Gazzetta Awards ("Una bella emozione, una serata che andrà anche in onda su La7 domani dopo Crozza. C'erano tantissimi campioni!") e dei suoi campioni preferiti nello sport: ("Ero tifosi di Gimondi, poi Pantani mi ha riavvicinato al ciclismo. Ora apprezzo molto Nibali. Io apprezzo tutti gli sport, anche se non li seguo ovviamente come il calcio, anche se poi quando ci sono grandi kermesse le guardo volentieri") parla poi del crollo che spesso hanno i granata nei minuti finali, definiti "fondamentali" dallo stesso patron granata: "Se le gare finissero dopo 45' saremmo primi: non male, ma purtroppo durano 90'...".

"Cairo prosegue, e riguardo ai tre cambi contemporanei di Mihajlovic commenta: : "Il Torino deve lavorare sui secondi tempi. Ci stiamo lavorando e faremo meglio. Mihajlovic è stato sfortunato perché poi abbiamo preso subito gol prima che i cambi potessero dare frutto, lui se la sentiva così ed è un tipo che ha grandi capacità di decidere. Certo, poi è vero che nei minuti finali abbiamo subito ulteriormente. Ma io preferisco fare il presidente e non il tecnico! Abbiamo un bravo tecnico, è giusto che faccia lui le scelte. Lui si è sentito di fare quello, ha una grande capacità di ragionare e secondo me anche quella di eventualmente correggere le cose dove serve. Son cose che matura lui da solo e io non devo dirgli nulla ", spiega. "Il credo di Mihajlovic è di essere arrembante, di cercare di vincere. E' un credo giusto, chiaro che devi stare attento. Questo lo puoi fare con alcune squadre, con altre meno, magari contro la Juve devi anche cercare di avere una gestione della partita differente. Ma se sposi una mentalità di attacco è difficile poi gestirsi e centellinarsi. Stiamo seguendo una squadra, quella di cercare di vincere sempre tutte le partite. E' un processo di crescita: quando avremo metabolizzato appieno questa mentalità, poi allora potremo cercare di aggiungere un quid, ossia la capacità di fare qualche calcolo in più. Tuttavia, una cosa per volta: penso che la mentalità di voler sempre vincere sia positiva".

"Che idea si è fatto della cordata cinese che vuole investire il Milan? "Non penso che uno spenda 200 milioni per bluffare... E poi se alla fine cambiano idea uno si tiene i 200 milioni! Credo che si siano spinti già abbastanza avanti, poi non sono informato abbastanza sulle cose del Milan, quindi non commento oltre".

"Sul rapporto con De Laurentiis: "L'ho sentito ieri, non abbiamo parlato di calcio ma di altre cose. Si era stupito del fatto che alla conferenza stampa del suo film di Natale non ci fosse una troupe di La7, e allora io gli ho detto che avremmo provveduto subito".