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Verso Torino-Sampdoria: si apre una parte di campionato determinante per Juric

Luca Bonello

Per il Toro una buona occasione per migliorare in zona gol: la Sampdoria è una delle peggiori difese del campionato

Archiviata la sconfitta di San Siro con il Milan, il Torino è pronto a scendere di nuovo in campo questo sabato, alle ore 20:45 contro la Sampdoria allo stadio Olimpico "Grande Torino". 2 punti separano le due squadre in classifica: i granata sono infatti a quota 11 mentre i blucerchiati a quota 9. 2 sono anche le posizioni che di differenza: il Toro è infatti 13°, la Samp 15^.

SEGNARE - Obiettivo concretizzare di più: è questo il monito granata per la sfida con la Sampdoria. Dopo un inizio di stagione pieno di rimpianti provocati soprattutto dalla poca incisività in zona gol, il Torino deve invertire la rotta, a partire proprio da sabato, quando affronterà la squadra con la 5^ peggior difesa del campionato, che in 10 partite ha subito già 20 gol e non chiude una gara con la rete inviolata dal 19 settembre (Empoli-Sampdoria 0-4). I blucerchiati sono reduci dalla sconfitta casalinga contro l'Atalanta (1-3) nel turno di campionato giocato mercoledì sera: il campionato della formazione di Roberto D'Aversa è fin qui stato caratterizzato dalla poca continuità di risultati.

VITTORIA - Torino-Sampdoria è il primo di un trio di match che vede il Toro affrontare tre squadre sulla carta abbordabili (le altre due sono Spezia e Udinese, con la sosta nazionali in mezzo), al termine del quale si delineeranno meglio le ambizioni e gli obiettivi dei granata per la stagione. In generale, nelle nove partite che ci separano dalla fine del girone di andata, le uniche big sul cammino del Torino saranno Inter e Roma. Per le prestazioni espresse sinora, gli undici punti in classifica sono certamente troppo pochi, e proprio per questo a partire dalla sfida di sabato i granata devono assolutamente puntare alla vittoria, al netto degli infortuni, per colpa dei quali il Toro dovrà fare a meno di Ansaldi, Mandragora, Pjaca e Verdi. Da questo punto di vista non se la passa bene neanche la squadra di D'Aversa, che dovrà fare a meno di Damsgaard, uno dei suoi pezzi pregiati.