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la scossa granata

Orgoglio granata

Torna l'appuntamento con "La Scossa Granata", la rubrica di Michelangelo Suigo

Scena 1. Firenze, giovedì 16 novembre pomeriggio. Sono in attesa del treno che mi riporta a Roma e sto lavorando nella saletta quando entrano il CT della Nazionale, Spalletti, accompagnato dal suo staff e dal capitano Di Lorenzo. La saletta è semi vuota, ma tutti i presenti si avvicinano incuriositi. Cerco di capire se ci sono altri giocatori e, soprattutto, se c'è il nostro Bongio, ma niente. Chiacchierando con il mister, capisco che stanno andando anche loro a Roma, ma all'ospedale pediatrico Bambino Gesù per una bellissima causa: la visita ai piccoli pazienti per portargli un po' di gioia e alcune maglie autografate, che provvedono a firmare in questo stop. Spalletti ha voglia di chiacchierare e di scherzare, quindi gli chiedo se farà giocare Buongiorno. Ovviamente mi risponde "Sono tutti forti, vediamo". Vi confesso che, nonostante il clima disteso, non ce la faccio proprio ad avvicinarmi anche a Buffon, perché nonostante tutto è sempre un gobbo! Arriva il momento della nostra partenza e, in carovana, arriviamo al nostro treno tra le richieste di selfie che si moltiplicano.

Scena 2. Lucrezia Maritano il giorno del mio compleanno (14 novembre) mi invita alla puntata di "Orgoglio granata" su GRP/Vera TV di venerdì 17 per parlare delle prime 12 gare del Toro e, soprattutto, per descrivere il mio orgoglio granata. Esordisco parlando proprio dell'incontro fortuito con Spalletti & friends e il discorso va ovviamente sul nostro Bongio. Ve la faccio breve: quando mi chiedono di descrivere il mio orgoglio granata, racconto alcune cose che ho scritto qui forse nel primo e nel secondo pezzo: dei miei nonni, di mio papà e dei miei splendidi figli. Della mia prima partita del Toro a 7 anni e l'highlight del gol di Zaccarelli in Toro Foggia del '77, come se fosse ora. Racconto alcuni aneddoti, come avrebbe fatto ciascuno di noi, fratelli granata. Forse l'ho fatto con tale semplicità, genuinità e amore per il nostro Toro da ricevere dei complimenti da tutti i partecipanti, davvero sentiti. Ho ricevuto poi tante manifestazioni di affetto da chi ha avuto la pazienza di vedere la pur breve puntata, e la cosa mi ha inorgoglito ancora di più! Lasciatemi però fare i complimenti a Lucrezia e Roberto Monteriso, bravissimi nella conduzione di una trasmissione smart e godibilissima, che vi consiglio di seguire sempre.

Scena 3. Il nostro Bongio, come sappiamo tutti, ha giocato da titolare la partita decisiva per la qualificazione dell'Italia ad Euro 2024, fuori casa contro l'Ucraina. Dopo soli 7 minuti si è beccato un giallo (meritato) e il suo match sembrava davvero compromesso. Ma, da cuore Toro, ha tirato fuori una partita da vero gladiatore, è stato impeccabile ed ha annullato il complicatissimo Dovbyk, meritando la qualificazione e i complimenti di tutti. Sipario, per una volta davvero felici.

PS: lunedì sera si va a Bologna. SFT

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

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